mercoledì 6 aprile 2022

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fede e resistenza

 




SECONDA PARTE


José Ramos Regidor

SPIRITUALITÀ DELLA LIBERAZIONE E SIGNIFICATO DELLA RESISTENZA_5

 

Preghiera e «notte oscura» dell'ingiustizia strutturale

 

Nell'America Latina «l'esperienza dell'oppressione è ancora molto più grande dell'esperienza della liberazione». Queste parole del  teologo centroamericano Juan Hernàndez Pico ci ricordano la durezza di una realtà che a volte siamo tentati a mitizzare. È vero che si può parlare di un'irruzione dei poveri nella storia; di una loro presa di coscienza, del levarsi di un loro grido collettivo di ribellione. Ma, come dice lo stesso autore, «alla speranza dei poveri, al risveglio della loro dignità si è risposto con la guerra di contro-insurgenza, con la diffusione del terrore, con il tentativo di piegare i corpi e gli spiriti. È vero che si è vissuta l'esperienza gloriosa del martirio; ma quest'esperienza, se viene considerata semplicemente dal punto di vista della pelle dei martiri, è un'esperienza di schiacciamento, di persecuzione, di angoscia e di soffocamento, senza la possibilità di respirare l'aria della giustizia bramata».

L'esperienza di Dio nella chiesa dei poveri porta ad assumere questo dolore per proporre una tensione continua verso la liberazione dall'interno dell'esperienza della repressione. In questa prospettiva, lo stesso Juan Hernàndez Pico parla della preghiera fatta dall'interno della notte oscura dell'ingiustizia strutturale. Egli ricorda che san Giovanni della Croce, a proposito del processo di liberazione del singolo nel suo incontro con Dio, parla di una fase che egli chiama la «notte oscura dell'anima» e che può essere lunga, dolorosa e piena di confusione. Tenendo presente la dimensione sociale della salvezza cristiana e la struttura narrativa della fede, si può raccontare la marcia del popolo dei poveri verso il suo incontro con Dio .e verso la sua liberazione attraverso il deserto dell'ingiustizia strutturale e della repressione. In questa situazione la chiesa dei poveri attraversa momenti di confusione e di sconforto. I credenti, pur restando fedeli all'impegno per i poveri, possono sperimentare momenti di caduta delle motivazioni della fede. Eppure, il popolo credente che vive in questa fase continua a raccontare la storia del suo dolore e delle sue sofferenze intrecciandola con il racconto della sofferenza e della sconfitta di Gesù e ne trae forza per continuare a resistere, a insorgere e a lottare contro le cause di queste sofferenze. E in questi racconti, che sono una vera forma di preghiera, il popolo riconosce come dono di Dio la stessa possibilità di lottare per la realizzazione del regno accettando l'alternarsi del positivo e del negativo, di riuscite, di errori e di sconfitte.

 

È questa la preghiera fatta dall'interno della notte oscura dell'ingiustizia strutturale. Una situazione simile a quella del popolo di Israele nel deserto e nell'esilio. E simile anche alla preghiera di Gesù che si sente abbandonato dal Padre sulla croce. Ma si tratta di una situazione in gran parte nuova: perché nella storia della chiesa non c'è stata molta riflessione su questo tipo di preghiera. Si può dire che essa rappresenta un modo concreto di vivere la fedeltà nei confronti del reale e del servizio al regno di Dio che è richiesta dalla sequela di Gesù nell'opzione per i poveri: la fedeltà che è costanza nell'impegno nonostante l'esperienza del rifiuto e del negativo. Inoltre, questo tipo di preghiera può servire a maturare e purificare l'esperienza di fede della chiesa dei poveri. Per spogliarsi sempre meglio dalle false concezioni di Dio che erano comuni nel passato; per cogliere vitalmente che l'onnipotenza di Dio passa attraverso la debolezza di lasciare il Figlio abbandonato alla tortura della croce nelle mani degli empi; per purificarsi da ogni forma di egoismo che può essere di ostacolo alla lotta per la giustizia all'interno dei condizionamenti della realtà.


(continua 30,  8 aprile: José Ramos Regidor " Spiritualità della liberazione e significato della resistenza - Spiritualità e conflitto ecclesiale")