3.1 L’interlocutore si presenta
3.1.1 Fascia d'età di appartenenza
A quale fascia di età appartieni?
Come si vede dal grafico, prevalgono nettamente le risposte degli interlocutori fra i 61 e gli 80 anni (38%) e, di poco inferiori, quelle della fascia fra i 41 e i 60 (33%). Corrispondono evidentemente a quella parte di popolazione (soprattutto dai 50 in su) che ancora (per lo più) ha ricevuto un’educazione religiosa in famiglia e che, pur tra vari motivi di perplessità, o anche tra frequenti allontanamenti, ancora attribuisce rilevanza all’aspetto religioso e all’originaria appartenenza alla Chiesa. Sono coloro che hanno dedicato in genere maggior impegno e “pensosità” nel rispondere alle domande, e che appaiono ancora piuttosto speranzosi in una possibile, e dalla maggior parte di loro auspicata, evoluzione della Chiesa nel senso del rinnovamento.
Agli estremi opposti della scala anagrafica colpisce, da un lato, la debole partecipazione dei giovanissimi (sotto i 21 anni) (6%), insieme a quella, scarsa anch’essa ma un poco più nutrita, dei giovani fra i 21 e i 40 (18%). Del resto ciò che emerge dall’analisi corrisponde a quello che anche empiricamente possiamo constatare nella comunità religiosa e nella società in genere: un abbandono vistoso della Chiesa da parte della popolazione giovanile, spesso purtroppo associata alla perdita di interesse per la fede e la spiritualità in genere. Il questionario rileva inoltre che frequentemente i giovani ancora partecipi della vita della Chiesa mostrano un allineamento a volte quasi fondamentalista sulle posizioni ufficiali, con scarso interesse per un loro rinnovamento. Sembra una sorta di appartenenza ideologica, quella che non pochi di loro esprimono, peraltro disseminata di “non saprei” che rivelano uno scarso approfondimento delle realtà alle quali dicono di aderire. Non mancano tuttavia anche diversi contributi che vanno nel senso di un'appartenenza più pensata e non di rado critica.
All’altro estremo della scala anagrafica troviamo una partecipazione sorprendentemente esigua della fascia degli ultraottantenni (4%). Riteniamo però che questo dato sia legato alla modalità di questa nostra indagine, che si è avvalsa prevalentemente del supporto informatico, universo non sempre conosciuto e fruito da persone di età un po' avanzata. Chi ha partecipato ha però mostrato in genere spiccato senso critico e un invidiabile e assai confortante dinamismo mentale e spirituale.
3.1.2 Il proprio rapporto con la fede
Come ti definisci in rapporto alla fede?
Come è naturale, a rispondere sono stati prevalentemente coloro che si definiscono “credenti cattolici” (71%). L'analisi delle risposte, come vedremo, rivela però quanto siano varie le posizioni e i modi di pensare di chi si ascrive a questa categoria. Come si vede, hanno però dato un buon contributo all’indagine anche coloro che si qualificano credenti non aderenti ad alcuna religione (12%) e, a seguire, agnostici (10%) e atei (5%). Quasi nullo il riscontro da parte di credenti appartenenti ad altre religioni (1%): solo una scheda da parte di una persona che dice di essere di origine valdese, ma di aver fatto esperienza anche di altre spiritualità; riferisce inoltre, per inciso, di non aver trovato particolarmente stimolante la realtà cattolica. La mancata adesione all'iniziativa da parte di credenti di altra religione (a meno che non sia del tutto casuale, nel senso che potrebbero essere stati pochi quelli che ne hanno avuta notizia) potrebbe essere comunque abbastanza comprensibile, essendo il Sinodo una realtà interna alla Chiesa Cattolica e dunque fortemente connotata in senso confessionale. Questa circostanza potrebbe avere dissuaso dalla partecipazione coloro che a loro volta esprimono un coinvolgimento anche identitario nei confronti di un'altra religione, e che potrebbero non avere interesse a esplorare un ambito confessionale o spirituale diverso dal loro e molto strutturato sul piano ideologico e istituzionale.