sabato 16 aprile 2022

IN RICORDO

Un ricordo di Franca Long, donna impegnata che ha fatto la differenza

 
Maria Bonafede 
Riforma 6 aprile 

Ho conosciuto Franca Long tanti anni fa: era la signora che ascoltavo e ammiravo da lontano quando studiavo alla facoltà valdese a Roma e la sentivo parlare in convegni e incontri nei luoghi ampi del protestantesimo italiano. Che l'ascoltassi dalle balconate del Sinodo o nelle assemblee della Fcei o nei convegni in aula magna o a Com-nuovi tempi, Franca diceva sempre qualcosa che rimaneva. Questa era Franca: una credente italiana valdese, certo legata e iscritta nella sua comunità di piazza Cavour a Roma ma cittadina dell'evangelismo federato italiano, più che della sua parrocchia. E cittadina della società civile in cui ha vissuto sempre in prima persona. 
Sapeva scrivere parlare e ragionare sui grandi temi dell'etica e della politica, del sindacato e delle donne. 
Sapeva appassionarsi e impegnarsi e faceva sul serio qualunque cosa facesse ed era una che sapeva fare obiezioni e domande critiche anche e soprattutto a chi riconosceva all'interno della sua stessa area di pensiero.
Negli anni, nei decenni di amicizia di lavoro con lei mi è rimasta sempre una grande stima per la sua curiosità intellettuale e per la sua capacità di riflettere interrogarsi e osava a parlare solo se aveva qualcosa da dire.E diceva cose originali, dense di etica e di evangelo, aperte, capaci di dialogare in profondità, schierate ma mai faziose, intelligenti e colte di una cultura sedimentata negli anni di letture che si articolavano con i suoi pensieri.
E sapeva ascoltare e riconoscere se c'era da imparare e da chi.Ma Franca sapeva anche vivere con simpatia e slancio gli affetti familiari e le amicizie, godersi una passeggiata o una vacanza con il marito Sandro Mazzarella e con i loro amici e le chiacchiere semplici con sua sorella Carla e l'enorme affetto pugnace della mia amica Daniela, sua figlia. 
Nella vita di ciascuno di noi e di ognuno ci sono persone che ti rimangono dentro, il cui esserci per te ha fatto la differenza.
Franca è stata questo per me, nello spronarti alla predicazione, nel commento dei testi biblici e nel confronto delle interpretazioni, nel saper ridere di se stesse e delle cose, dell'incoraggiamento che da lei ho ricevuto sempre. Voglio dedicare al suo ricordo, agli anni forti della sua vita e a quelli fragili, struggenti e lunghi della sua malattia, un testo biblico cui ho pensato tante volte pensando a Franca in questi ultimi tempi e a cui vado in questi giorni tristi in cui assiste impotente a guerra, morte e sfoggio di potere: "Io sono persuaso-scrive Paolo-che ne morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcuna altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 8,38-39). Quello che mi colpisce è che l'apostolo voglio entrare nel merito, che non si accontenti di riassumere dicendo vita e morte.
Ci sono esperienze nella vita umana, nella nostra e nell'altrui vita che è necessario nominare, che bisogna aver il coraggio di immaginare per entrare nel merito, per provarle davvero, per esistere lo rinfaccia o prenderne le distanze… "Presente, futuro, potenze, altezza e profondità, principati, altre creature" come a dire che la morte non è necessariamente il male più grande, l'unico che può far tremare l'abilità: penso alla malattia quando divento umiliante, alla sofferenza insopportabile e al senso di impotenza che mi assale quando non riesco ad alleviare la sofferenza altrui.
Ma penso anche al potere politico quando riesce ad annientare individui, coscienze e mi spaventa la sua capacità di illudere e convincere. Penso alle molte esistenze fiaccate dall'indigenza e dalla disperazione. 
Ma penso anche al benessere quando si fa arrogante, il senso di soddisfazione e di vittoria di chi si pensa fuori dalla mischia, salvo per sempre.
E ringrazio il Signore per queste parole dell'apostolo che ci danno contezza della complessità dell'esistenza che aspetta cose future attraversando "altezze, profondità i principati e altre creature…".Paolo ci offre la sua fiducia "pensata" per includerci in quell'amore di Cristo che niente e nessuno ci può togliere.
Che la memoria di Franca ci sia di benedizione.