mercoledì 6 aprile 2022

PACE

E’ la parola che portiamo nel cuore, come un bisogno, come un invito accorato, come una speranza.

In questi giorni difficili vogliamo pronunciare ogni giorno questa parola e declinarla in tanti modi: attraverso letture, interviste, testimonianze che ci aiutino a vivere questi giorni durissimi, che ci permettano di leggerli in profondità provando a trovare tracce di senso e segnali di speranza.
Iniziamo oggi, primo giorno di Quaresima, nel giorno in cui il Papa invita tutti i cristiani al silenzio, al digiuno, alla preghiera.
Scrive Tonio Dell’Olio su “Mosaico di pace”: “Quando le bombe fanno rumore e le esplosioni urlano l’odio, a nulla serve gridare più forte. La pace è questione di silenzio. Per questo serve qualcosa di più profondo piuttosto che di più urlato.
E questo è il tempo del silenzio che si fa preghiera, come le lacrime e il dolore delle vittime. Questo è il tempo di pensare con gli occhi e con l’anima. Con gli stessi sentimenti della mamma di Kiev che guarda il proprio bambino di pochi mesi”.
Iniziamo questo nuovo percorso immergendoci nel silenzio, cercando, nel profondo, solo poche parole per accompagnare questa giornata, per sostenere questa voglia di pace. Sono parole di una meravigliosa donna, Etty Hillesum, che riuscì sempre a trovare, nel dramma collettivo dell’olocausto, spiragli di luce.
“Una cosa, tuttavia, è certa: si deve contribuire ad aumentare la scorta di amore su questa terra. Ogni briciola di odio che si aggiunge all’odio esorbitante che già esiste, rende questo mondo più inospitale e invivibile”.
(dal sito di Romena)