giovedì 2 giugno 2022

ANCHE OGGI DIRO' GRAZIE

"Oggi dirò il mio grazie a quel Mistero per cui non ho parole giuste né adatte e se vorrete con me anche voi lo loderete.

Che il suo nome sia benedetto oggi e per sempre, a gennaio come a dicembre, che sia l'alba oppure il tramonto, perché la gioia che abbiamo è solo un primo acconto.

Mattino e sera, che sia notte o sia meriggio, non c’è momento e istante che non senta qui presente il Vivente grande assente

Non è il cielo la sua casa, non è neanche nel cuore dell'umano, non sta nel catechismo del cristiano e neanche nella forza del vulcano.

Il Mistero sta nella mano che accarezza piano piano, sta nel silenzio di chi divide il grano e il vino perché sia sazio il suo vicino.

È lui che scuote il trono dei potenti, che umiliai prepotenti perché i poveri e i miti siano contenti e sia beato chi con la pace, dà anche in dono il suo perdono.

Come capi Maria, è lui che dà un futuro alle vittime e anche ai vinti, lui che apre tutti i recinti e abbatte le prigioni che tengono in ostaggio miseri e accattoni.

Dove la terra è insterilita, fa rifiorir la vita; dove langue stanca la speranza apre il cielo in quella stanza; dove alla madre il latte manca una sorgente alla fame del piccolo spalanca.

E quel Mistero indicibile e invisibile che dà forza a chi è perduto, che offre un futuro allo schiavo che il padrone aveva spremuto.

Che il tuo nome arcano sia benedetto per sempre, Mistero che tu sei e senza Cristo mai vedrei, Questo soltanto chiedo e ti prego: che il domani sorga sempre nuove dalle nostre mani".


Gilberto Squizzato, Sussurri e grida, Salmi laici e cristiani per il nostro tempo.


Gabrielli Editore, pag. 251