venerdì 3 giugno 2022

Brasile

Appello a difesa degli indigeni

In un documento firmato dal Vescovo di Marajò, Evaristo Pascoal Spengler, Presidente della Commissione Episcopale Pastorale Speciale per la Lotta alla Tratta di Esseri Umani (Cepeeth) della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile si denunciano «tutte le forme di sfruttamento e violenza, in particolare, la violenza sessuale contro le donne, adolescenti e bambini» della comunità Yanomami di Amazonas e di Roraima, ad opera di coloro che svolgono attività estrattive illegali per la ricerca dell'oro, contaminando con mercurio i fiumi e le foreste e danneggiando la salute degli indigeni che vivono nelle riserve. Nel 2021 nelle riserve indigene lo sfruttamento delle miniere è cresciuto del 46%. Il rapporto «Yanomami sotto attacco: estrazione illegale nella terra indigena Yanomami e proposte per combatterla» pubblicato l'11 aprile dall'Associazione Hitukara Yanomami, descrive anche gli effetti della pandemia da Covid-19 sulle popolazioni indigene e rileva che – tutto questo – è il risultato dell'inefficienza dello Stato brasiliano, in particolare del governo federale, che ha sviluppato esplicitamente azioni per espellere popoli e comunità dalle loro terre tradizionali, soprattutto, concedendo titoli di proprietà a quanti si impossessano di terreni demaniali, in particolare dove si trovano popolazioni indigene, quilombolas, comunità tradizionali e aree naturali. «Fedele al suo impegno mistico-profetico per il grido dei poveri e della terra – si legge nella nota diffusa dalla Cepeeth – la Commissione Episcopale esprime solidarietà e impegno per la difesa delle comunità Yanomami e delle foreste» e si unisce alla richiesta dei leader indigeni di un intervento del governo federale brasiliano perché si ponga fine alle violenze.

Franca Cicoria – ROCCA 15 MAGGIO 2022