"L'uomo che assiste alla fine di un mondo possiede soltanto ciò che ha perso; la memoria del mondo perduto diventa decisiva per affrontare un mondo nuovo.
Colui che pensa di essere immune dal proprio passato, il retorico dell'anti-nostalgia, resta spesso ancorato all'universo scomparso, incapace di trovare e percorre nuove strade. Chi invece ha un ponto di partenza, a cui ritorna con la memoria, sa mettersi in viaggio per cercare nuove direzioni",
Vito Teti, La restanza, Ed. Einaudi, pag,124