martedì 7 giugno 2022

NEGLI STATI UNITI :TROPPO FACILE L'ACCESSO ALLE ARMI

 Armi e segregazione

Il 14 maggio Payton Gendron, un bianco di diciotto anni, ha aperto il fuoco con un fucile semiautomatico nel parcheggio di un supermercato a Buffalo, nello stato di New York, uccidendo dieci persone e ferendone tre. È stato arrestato ed è accusato di omicidio di primo grado, per cui rischia l'ergastolo senza condizionale. Secondo la polizia si è trattato di un crimine motivato dall'odio. Gendron si sarebbe radicalizzato online seguendo i forum legati al suprematismo bianco e sarebbe andato a Buffalo per uccidere più afroamericani possibile (undici delle tredici vittime erano nere).

"La strage ha riportato al centro del dibattito alcuni dei problemi degli Stati Uniti di oggi", scrive Npr. Il primo è l'accesso troppo facile alle armi. Nello stesso weekend della strage di Buffalo ci sono state sparatorie a Milwaukee (diciassette feriti), a Houston (due morti e tre feriti), nella periferia di Los Angeles (un morto e cinque feriti) e a Chicago (cinque morti). Secondo alcune ricostruzioni, nel 2021 la polizia aveva prelevato Gendron a scuola dopo aver visto una serie di suoi post online e lo aveva portato in ospedale per una valutazione psichiatrica. Ma poco dopo era stato rilasciato e aveva potuto comprare legalmente l'arma con cui ha realizzato la strage.

Il secondo problema riguarda la centralità delle idee di estrema destra nel dibattito pubblico. Gendron è un sostenitore della teoria della sostituzione etnica, secondo cui il governo sta cercando di sostituire i bianchi con persone di altre etnie. Negli ultimi anni questa tesi è stata discussa più volte su Fox News, in particolare dal popolare conduttore Tucker Carlson.

Infine, si è tornato a parlare di disuguaglianze storiche. La zona di Buffalo dove c'è stata la strage è una delle più segregate del paese. Ci abitano quasi solo neri, i livelli di povertà sono particolarmente alti e i servizi per i cittadini sono quasi inesistenti.

Internazionale 20 maggio