lunedì 25 luglio 2022

PER I RICCHI VACANZE CHE SANNO DI DISUMANITA'

 NELLE ACQUE GRIGIE DEI PALAZZI GALLEGGIANTI

Crociere a scapito del mare

Lo scorso marzo, nel corso della quinta Assemblea delle Nazioni unite per l’ambiente, 175 paesi hanno aperto la strada a un accordo legalmente vincolante volto a «limitare l'inquinamento da plastica» entro il 2024. Il comitato intergovernativo di negoziazione dovrà tener conto in particolare delle microplastiche. Una delle forme meno mediatizzate di questo flagello proviene dalle navi da crociera

Il gigantismo delle navi da crociera sta battendo ogni record: nel novembre del 2021, i Cantieri dell'Atlantico di Saint-Nazaire hanno consegnato la nave Wonder of the Seas («Meraviglia dei mari), lunga 362 metri, alla compagnia Royal Caribbean, che possiede le nove imbarcazioni di questo tipo più grandi al mondo. A partire da marzo 2022, quando saranno completati i lavori di finitura realizzati a Marsiglia, la Wonder of the Seas, vera e propria città mobile con un equipaggio di 2.300 persone, potrà ospitare 6.988 crocieristi.

Questi colossi dei mari non sono ovunque i benvenuti. Dall'agosto del 2021, le navi da crociera con più di 200 passeggeri non hanno più diritto ad attraccare nel centro storico di Venezia: la risacca delle loro onde indebolisce gli edifici e inquina i canali di San Marco e della Giudecca. Con quasi30 milioni di passeggeri imbarcati nel 2019, questo settore sta comunque conoscendo una crescita vertiginosa (+ 66% in dieci anni). L'impatto della pandemia di Covid-19, che nel 2020 e nel 2021 ha diviso il volume d'affari del settore per cinque, si sta affievolendo, nonostante alcune disavventure come quella vissuta, il 3 gennaio del 2022, da 4.000 tedeschi che a causa dell'epidemia dichiarata a bordo sono stati costretti a terminare il loro viaggio a Lisbona. Nel giugno del 2021, in risposta agli avvertimenti del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) di Atlanta, negli Stati uniti, l'Organizzazione internazionale dell'industria crocieristica (Clia) ha dichiarato che le navi da crociera sono «gli ambienti di vacanza più sicuri attualmente disponibili». Il 16 gennaio del 2022, d'altronde, la Oasis of Seas («Oasi dei mari»), di proprietà della Royal Caribbean, ha levato le ancore dal porto di Miani (Florida) con 4.700 persone a bordo per un viaggio di una settimana.

Frammenti di fibre tessili

Tra i problemi ecologici generati da questa forma di turismo ce n'è uno che passa in gran parte inosservato ed è perciò ancora più pericoloso: l'inquinamento dovuto alle microplastiche che queste navi rilasciano in mare. La quantità di queste particelle con diametro inferiore a cinque millimetri negli oceani di tutto il mondo è in aumento. Si tratta di frammenti di plastica, di fibre semisintetiche e di fibre di cellulosa naturale. Questi inquinanti sono presenti in particolar modo nelle acque grigie: acque reflue provenienti dalle lavanderie, dalle cucine, dai lavandini e dalle docce delle navi, che possono essere legalmente scaricate in mare ai sensi dell'allegato IV della Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento causato da navi (Marpol), in vigore dal 2003. Una volta disperse, queste particelle permangono nell'ambiente marino, minacciando di contaminazione oltre 690 specie e uccidendo 100.000 mammiferi marini ogni anno. Diversi studi condotti sulle acque grigie delle navi da crociera hanno rivelato concentrazioni di microplastiche mai osservate prima in nessun altro ambiente. Nel Mar Baltico lo scarico annuale di acque grigie è stimato in 5,5 milioni di metri cubi.

Con più di 9.000 persone a bordo, una nave da crociera come la Wonder of the Seas produce una quantità di acque reflue e di rifiuti pari a quella di una città di medie dimensioni come Mazamet (Tarn). Ogni giorno, in media, un bastimento di questo tipo scarica 773 tonnellate di acque grigie. Nel complesso, le 323 navi da crociera attualmente in servizio nel mondo emettono il 10% del volume delle acque grigie scaricate in mare dalle imbarcazioni. E il motivo si può ben capire! Ai passeggeri di una nave da crociera vengono offerti i servizi e i comfort di un grande albergo, con piscine, parrucchieri, ristoranti e lavaggio a secco. Durante il viaggio, il personale cambia regolarmente le lenzuola e la biancheria. Il loro lavaggio libera fibre di microplastica di origine tessile nelle acque grigie. Queste ultime contengono anche prodotti per la cura e l'igiene personale. oltre ad agenti patogeni, farmaci e sostanze chimiche tossiche dannose per l'ambiente marino e per la vita acquatica.

Secondo dei calcoli preliminari, le navi da crociera scaricano ogni anno 100.000 tonnellate di microplastiche. Le acque grigie delle lavanderie presentano il contenuto più elevato, da 2.000 a 50.000 particelle per litro, ovvero da 0,2 a 6 milligrammi per litro. Il loro scarico in mare senza trattamento può portare a emissioni che vanno dai 30 ai 2.000 milligrammi al giorno - dai 10 ai 500 grammi all'anno per passeggero.

La sostituzione dei tessuti sintetici con tessuti naturali eviterebbe la formazione della maggior parte di queste particelle. Stoccare le acque di lavaggio in serbatoi a bordo e svuotarle successivamente in strutture portuali dedicate consentirebbe di evitare gli scarichi. Ma le navi da crociera, data la loro attuale capacità, possono trattenere le acque grigie solo per una media di 56 ore. Alcune grandi navi (da più di 500 passeggeri) dispongono di impianti di depurazione delle acque reflue e applicano dei trattamenti biologici e disinfettanti. Tuttavia, grandi quantità di fibre sintetiche finiscono comunque nell'oceano. Ingegneri e chimici stanno sviluppando metodi innovativi per eliminarle, ma il mare non può più attendere. Ne è passato di tempo dal consiglio dato da McGuire al giovane Benjamin Braddock (Dustin Hoffman) nel film del 1967 Il laureato: «Il futuro è nella plastica. Pensaci. Ci penserai?»


MOHAMED LARBI BOUGUERRA, professore universitario, membro dell’Accademia delle scienze, delle lettere e delle arti Beït Al-Hikma (Cartagine)

Le Monde diplomatique il manifesto 14 luglio