mercoledì 11 giugno 2008

CONSIGLI DA UN PRETE DISOBBEDIENTE

Ricevo e pubblico con piena condivisione


CONSIGLI DA UN PRETE DISOBBEDIENTE

agli ordinandi presbiteri della chiesa cattolica in Padova

Cari confratelli,
in occasione della vostra ordinazione presbiterale,
ho pensato di scrivervi una lettera provocatoria, con alcuni consigli da non ascoltare.
Seppure siano passati pochi anni dalla mia ordinazione (2001), ho già disubbidito alle promesse fatte davanti al vescovo, e spero che non facciate ( o facciate?) anche voi altrettanto...

Se volete evitare problemi con l'istituzione,
dite sempre di sì al vescovo e agli altri superiori, casomai poi fate quello che volete.
Partecipate alle congreghe del vostro vicariato senza mai intervenire e accorrete alla Messa crismale del Giovedì Santo con gli abiti liturgici stirati e la ventiquattr'ore. Non leggete i testi e le riflessioni di quei teologi e biblisti condannati o emarginati dalla Congregazione per la dottrina della Fede. Sarete furbi obbedienti innocui.

Se volete riempire le chiese,
rendete le celebrazioni uno show, invitate un personaggio televisivo o imparate i trucchi della comunicazione e le regole del marketing. Studiate e capite quello che cerca la gente di oggi e non tanto quello di cui ha veramente bisogno. Divulgate concetti astratti e formule assolute con un pizzico di simpatia. Sarete famosi preti moderni.

Se volete avere dei seguaci,
siate convinti, decisi, offrite sicurezze, emozioni forti, cene in pizzeria e soprattutto create dipendenza nelle persone fragili, sensibili e insicure. Imparate come funziona la psiche umana e poi conducete il gregge affidatovi lungo il sentiero tracciato dal vostro narcisismo. Sarete leader carismatici e punti di riferimento.

Se volete non innamorarvi,
mantenete una certa distanza dalle persone sincere, per non lasciarvi coinvolgere troppo dai sentimenti e concentrate le vostre energie vitali sui soldi, il ruolo, il potere e gli hobby. Pregate, pregate, pregate. Che sia fatta la volontà della Chiesa! Sarete esempi di uomini consacrati.

Se volete non ascoltarvi,
correte continuamente da un impegno all'altro, organizzate molti incontri e attività, sentitevi salvatori e indispensabili. Tenete bloccate le vostre emozioni, non date retta ai bisogni del vostro corpo e del vostro cuore, fidatevi soltanto della vostra razionalità, ben organizzata e plagiata fin dai banchi di scuola del seminario. Soltanto i sensi di colpa potranno farvi tornare sui giusti passi. Sarete sereni uomini repressi.

Se volete invece deludere le aspettative degli altri, essere abbandonati e giudicati,
rifiutate le offerte in cambio di benedizioni, non nominate invano il nome di Gesù, dite in faccia quello che pensate, educate alla reale condivisione e alla responsabilità. Parlate delle grandi minacce per l'umanità, dalla bomba atomica alla privatizzazione dell'acqua, dal terrorismo del denaro alla corruzione nella politica. Ospitate rom, clandestini, prostitute nelle strutture delle vostre parrocchie. Mettete al centro le persone, non il “sabato”.

(Silenzio)

Sono stato troppo duro? Avrei dovuto forse incoraggiarvi con parole più dolci?
Non preoccupatevi, sono soltanto i consigli di un prete disobbediente, incapace di fare dei sacrifici e ancora in ricerca. Li ho scritti però con sincerità e alla luce della mia personale e parziale esperienza. Non vi conosco, ma conosco la circostanza in cui vi state trovando.
Ci risentiamo tra alcuni anni!

Con affetto
don Federico Bollettin

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