Massimo Lugli su Repubblica di lunedì 9 giugno riporta una notizia che solleva tanti interrogativi. Se disobbedisci, sei messa sulla strada: ecco la sorte di una suora in questa chiesa matrigna.
"Per incatenarsi davanti a San Pietro hanno indossato l'abito marrone, quell'abito talare che, cacciate dal loro convento di clausura di Santa Maria del Carmine di Camerino, vicino Macerata, non avrebbero più il diritto di portare. Una protesta clamorosa e inedita quella di suor Albina Locantore, 73 anni di Pisticci (Matera), ex priora del monastero e di suor Teresa Izzi, 79 anni di Fondi (Latina), che per due ore sono rimaste davanti al portone della Congregazione per gli istituti di vita consacrata, sotto la pioggia battente, con cartelli in cui si rivolgevano al Papa: "Santità, ci hanno cacciate e denunciate, vergogna" e "Santità, non siamo nè prostitute, nè ladre, nè violente, nè malate di mente".
"Dopo 60 e 50 anni di vita monastica donata alla Chiesa siamo state allontanate dal monastero e dalla vita religiosa e gettate in strada come sacchi di spazzatura" - sostengono le anziane suore - "Tutto questo perchè non ci siamo sottomesse a superiori prepotenti e affaristi e alle loro richieste inaccettabili. Ci siamo allontanate dal convento per motivi di salute: un intervento chirurgico. Una di noi doveva essere operata, l'altra l'accompagnava. Quando siamo tornate ci hanno impedito di rientrare". Poi, con la mediazione della polizia e la promessa di un incontro con i responsabili della congregazione, le monache hanno aperto le serrature dei lucchetti."
"Per incatenarsi davanti a San Pietro hanno indossato l'abito marrone, quell'abito talare che, cacciate dal loro convento di clausura di Santa Maria del Carmine di Camerino, vicino Macerata, non avrebbero più il diritto di portare. Una protesta clamorosa e inedita quella di suor Albina Locantore, 73 anni di Pisticci (Matera), ex priora del monastero e di suor Teresa Izzi, 79 anni di Fondi (Latina), che per due ore sono rimaste davanti al portone della Congregazione per gli istituti di vita consacrata, sotto la pioggia battente, con cartelli in cui si rivolgevano al Papa: "Santità, ci hanno cacciate e denunciate, vergogna" e "Santità, non siamo nè prostitute, nè ladre, nè violente, nè malate di mente".
"Dopo 60 e 50 anni di vita monastica donata alla Chiesa siamo state allontanate dal monastero e dalla vita religiosa e gettate in strada come sacchi di spazzatura" - sostengono le anziane suore - "Tutto questo perchè non ci siamo sottomesse a superiori prepotenti e affaristi e alle loro richieste inaccettabili. Ci siamo allontanate dal convento per motivi di salute: un intervento chirurgico. Una di noi doveva essere operata, l'altra l'accompagnava. Quando siamo tornate ci hanno impedito di rientrare". Poi, con la mediazione della polizia e la promessa di un incontro con i responsabili della congregazione, le monache hanno aperto le serrature dei lucchetti."
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