Siccome in comunità sta per iniziare  un'attività con i bimbi e le bimbe, ripropongo alcuni dei "verbali" che ormai 30  anni fa registrarono i primi passi del gruppo catechesi. Riandiamo alle radici  di un percorso che ora riparte. Questa è una stagione diversa, ma stupiscono  l'audacia e l'equilibrio con cui iniziammo questo cammino in quegli anni. Ecco i  primi testi di allora
 PINEROLO 28 OTTOBRE 1979 -  VERBALE
 Poche notizie riassuntive sull'incontro  spontaneo ed informale svoltosi a Pinerolo su proposta di alcuni membri della  comunità di base di Piossasco circa l'annuncio di fede ai bambini ed ai  ragazzi:
 A) Risulta sempre più importante  superare la fase tipicamente "cattolica" vissuta dalle comunità di base. I  convenuti sono stati d'accordo che occorra evitare due posizioni estreme: sia la  eccessiva fretta e fregola di fare il catechismo (posizione parrocchialista),  sia la posizione purista del "mito dell'adulto" per cui ci sarebbero "cose" che  ai bambini sono interdette finchè non scatti il magico momento dell'età quasi  adulta. E' forse importante non creare eccessive fratture artificiali tra le  età. Molto significativi sono al riguardo sia le esperienze delle comunità di  base che si occupano dei bambini e dei ragazzi, sia gli studi comparsi in questi  ultimi anni nella rivista valdere "Scuola Domenicale" che sarebbe bene  seguire.
 B) Per ora, si è rilevato, le comunità  della nostra zona non hanno deciso alcuna iniziativa in modo continuativo,  tranne lo scorso anno a Piossasco. Sembra opportuno lasciare a questo livello  ogni iniziativa, cioè avanzare delle proposte per chi è interessato senza  coinvolgere tutti i genitori e i fratelli delle comunità, visto che le comunità  nel loro complesso non hanno ancora discusso a fondo l'argomento. Dunque si  avanzano proposte e aderisce chi si sente interessato.
 C) Le riflessioni che si sono svolte  sono arrivate a queste linee di orientamento. Sembra importante il momento  spontaneo che i ragazzi vivono vedendo gli adulti a radunarsi nelle case per i  gruppi. Non meno rilevante è la presenza dei bimbi all'eucarestia nei brevi  momenti in cui stanno spontaneamente con noi. Questo è un clima che favorisce il  dialogo in famiglia, il formarsi di interrogazioni-domande e risposte  occasionali che giudichiamo essenziali e prioritarie. Da gennaio si inizierà un  incontro periodico quindicinale per i bimbi che lo vorranno aperto alla  collaborazione di quanti lo desidereranno. Siccome sembra importante che i bimbi  si conoscano tra di loro, domenica 9 dicembre, nel pomeriggio è previsto un  incontro spontaneo tra bimbi, genitori, adulti con un po' di festa. Pranzo e  pomeriggio in comune.
 L'animazione del gruppo di bimbi-ragazzi  è affidata a Giorgio di Piossasco. A lui bisogna far capo per il materiale e per  ritirare la bozza dell'itinerario di annuncio che si vorrebbe percorrere con i  ragazzi. Tale bozza sarà discussa e integrata  con l'apporto di tutti gli adulti e genitori interessati.
 D) Siccome non esiste nessuna fretta è  importante creare pochi momenti, ma significativi, festosi, canori, collettivi  con i bimbi. Siccome la maggior parte dei bimbi  delle cdb ha l'età compresa tra i 3 e  gli 11 anni, anche questo divario di età porterà problemi che solo procedendo  possono essere affrontati. Per ora si chiederebbe di seguire il più possibile il  materiale della Editrice Claudiana che viene messo in  circolazione.
 Per Pinerolo fare capo a Luisa.  Questo foglietto è a disposizione di quanti sono interessati.
 (dal Foglio di cdb)
PINEROLO 9 DICEMBRE 1979 -  VERBALE
 Anche questa volta riassumiamo  brevemente quanto è emerso dall'incontro del 9 dicembre nel pomeriggio, circa  l'annuncio di fede ai bambini e ai ragazzi.
 A) L'incontro si è svolto presso il  comitato di quartiere S. Lazzaro dalle ore 14 alle ore 18 circa. Vi hanno  partecipato 22 adulti e 14 bambini. Si è aggiunto ancora qualcuno dopo le ore  16. Erano presenti in modo veramente consistente le comunità di Piossasco e di  Pinerolo. Una persona da Bibiana. Paola ha organizzato il pomeriggio dei  bambini.
 B) Si è dato ampio spazio alla  conoscenza reciproca per cui è stato molto utile la presentazione dei  singoli, data la scarsa conoscenza reciproca di molti dei partecipanti. Ci è  sembrato importante non trascurare di raccontarci qualcosa delle nostre  "storie" personali e familiari, proprio per partire dalle situazioni  concrete in cui ci troviamo. Parecchi avevano preparato un po' di merenda che i  bambini ci hanno portato festosamente al termine del momento più  specificatamente dedicato alla riflessione.
 C) Non ci vergognamo di dirvi che non  abbiamo risolto tutti i problemi, ma siamo convinti di averne impostati parecchi  e in un modo (modestia a parte!!!) che ci sembra promettente:
 1. Rispetto delle diverse situazioni  di ricerca tra di noi, indispensabile fiducia e clima di  collaborazione;
 2. Siamo noi adulti il vero problema  perchè abbiamo urgente necessità di liberarci da schemi catechistici  prestabiliti e assimilati fin dalla nostra infanzia; 
 3. Riaffermato il ruolo (vedi verbale  precedente) della vita quotidiana e della comunità nel cammino di "scoperta"  dell'evangelo, ci è parso di dover notare che i problemi sono affrontabili  solo in gruppo: la singola famiglia, da sola, molto difficilmente può  rappresentare un punto di riferimento sufficiente per costruire qualcosa di  nuovo. Il cammino comunitario ci libera dal pericolo di una pratica  individualistica: il bambino è mio e me lo gestisco io.
 4. Ci è sembrato, in consonanza con la  lettura dei documenti di Saluzzo presentati da Giorgio all'inizio, che la  posizione adultista (il bambino non ha bisogno di queste cose, se ne interesserà  da adulto) sia assolutamente impraticabile perchè astratta. I bambini incontrano  molto presto l'esperienza religiosa sul loro cammino e pongono domande,  specialmente dai 3 agli 8 anni. Il prete che incontrano a scuola, gli amici che  gli parlano della prima comunione e simili occasioni pongono problemi, a volte  grossi, al bambino.
 D)Quello che conta è prioprio  qui:riuscire a fare in mnodo che il bambino non sia tenuto nella  bambagia(s'accorge presto che ci sono modi diversi di rapportarsi a Dio),ma  soprattutto che abbia un impatto non angosciante,ma sereno,ricco  di gioia e di spinta a vivere,a comunicare,a cercare...gesù deve essere per lui  una "bella scoperta",una prospettiva ricca di senso...Dunque,anche  pedagocicamente, gli incontri dovranno rispettare questa impostazione festosa e  comunicativa.Per questo ci stiamo organizzando(letture e incontri) per preparare  un itinerariio:"conoscere Gesù,la sua terra,il suo paese,la sua  vita.
 E)Siccome non vogliamo precipitare le  cose,abbiamo deciso diprendere ancora tempo per la nostra preparazione prima di  "formalizzare" i primi incontri per i bambini.Ora stiamo leggendo un libretto  della Claudiana che ci sembra semplice ed essenziale,cioè Il mondo del nuovo  Testamento..Lo discuteremo insieme e poli,secondo ledisponibilità delle  persone, ci divideremo il lavoro per predisporre più concretamente un  itinerario  di lavoro e di annuncio.
 F)Siamo stati più che soddisfatti della  qualità e del numero dei partecipanti e ci siamo dati un appuntamento-aperto a  chiunque vorrà aggiungersi-per domenica pomeriggio 6 gennaio 1980 alle ore 14,30  sempre nei locali del comitato di Quartiere San lazzaro.
 G)Abbiamo anche cominciato a parlare del  provblema della scuola di religione nelle scuole,sia per la presenza di alcuni  insegnanti,sia per espeerienze dirette di alcuni presenti.Pensiamo di dovercene  occupare più dettagliatamente in un prossimo futuro, anche perchè domenica 13  gennaio si svolgerà a Pinerolo,indetto dal vescovo,un  Convegno  diocesano sull'insegnamento della religione nelle scuole.Saremo ancora in tempo  perr portare un nostro contributo?Forse sarebbe bene non perdere  l'occasione,anzi impegnare tutte le bostre comunità in questo  convegno.
 RICORDA ALLORA
 a)per informazioni rivolgersi a Giorgio  Violato oppure a Luisa Bruno
 b)il giorno 6 gennaio c'è un posto anche  per te...
 c)non è assolutamente necessario avere  figli per essere interessati a questo servizio comunitario.
 Pinerolo,17 dicembre 1979
(dal Foglio di cdb)
 
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