domenica 8 novembre 2009

RICEVO, CONDIVIDO E PUBBLICO

Matteo Silvestrini, pastore

Sulla sentenza della corte Europea

In sè la sentenza è ovvia e quasi un atto dovuto : il simbolo per eccellenza di una confessione religiosa, anche se maggioritaria, non può essere affisso nei muri di un'istituzione pubblica sensata istruire le giovani generazioni in un contesto laico e pluralista. Ho poi letto cose aberranti, sia negli interventi pubblici dei politici di ogni bordo, sia nei forum della gente comune. Si amalgamano l'Islam (che non c'entre niente), la debolezza delle istituzioni europee nel difendere i sacri valori cristiani, il fatto che il crocefisso è inoffensivo, simbolo di italianità e stupidaggini varie che servono solo a mostrare come l'Italia sia un paese provincialotto, clericale e confessionalista.

Intanto il crocifisso non è un simbolo cristiano, ma un simbolo cattolico. Altre confessioni cristiane lo considerano un oggetto blasfemo o un amuleto superstizioso. Nel XVI secolo i crocifissi furono tolti dalle Chiese passate alle Riforma, per motivi tutti religiosi. Nella tradizione anglosassone non ci sono simboli religiosi nei luoghi pubblici, ricordate la polemica sulla proposta di certi fondamentalisti americani di mettrere i 10 comandamenti nelle aule dei tribunali, proposta chiaramente rifiutata. I paesi latini passati per riforme laiche sostanziali non hanno alcun simbolo religioso nei luoghi pubblici. Persino la Turchia di Ataturk aveva tolto qualsiasi simbolo islamico da tutti i luoghi pubblici e trasformato la moschea di Santa Sofia in museo....

E' offensivo per tutti gli italiani che non si riconoscono nella religione cattolica e nel crocefisso dire che questo è un simbolo di italianità, tradizionale e antico. Intanto non è antico perchè fu imposto dallo Stato fascista, per compiacere alle gerarchie ecclesiastiche. E' quindi il simbolo del connubio tra Stato e Gerarchia cattolica per imporre un'egemonia culturale alle masse popolari. Per di più è un simbolo stereotipato e francamente kitsch. Tra l'altro, in quanto cristiani, dovremmo essere scioccati dal fatto che si usa la croce di Gesù per meri fini politici e tradizionalisti.

Si sono tirate in ballo anche le supposte radici cristiane dell'Europa. In quanto cristiano mi piacerebbe che non fossero tanto le radici, ma piuttosto i frutti che siano evangelici. Leggete il vangelo e poi l'attualità politica e ditemi che cosa c'è di cristiano nella nostra società? Forse la sola cosa cristiana che abbiamo sono proprio i valori di laicità, di rispetto per gli altri, di libertà di coscienza, di responsabilità individuale, di regole istituzionali rispettate da tutti. Tutte cose che appartengono ai valori liberali e laici dell'Europa, ma che fanno difetto nella società italiana e massimamente nella Chiesa Cattolica!

Il crocefisso è simbolo di una religiosità fatta di superstizione, di calcolo politico, di apparenza, di gente che alla mattina va in chiesa e alla sera va a trans, che la domenica va al family day e al lunedì si scopa la segretaria, che difende la famiglia tradizionale, ma solo a parole, che non vuole legiferare per le coppie di fatto, chè tanto coi soldi che prendono dai contribuenti, le loro coppie di fatto non hanno bisogno di tutele giuridiche.

C'è un legame tra il non capire che l'imposizione del crocifisso nei luoghi pubblici non rispetta la libertà individuale e il degrado etico e democratico di questa Italia provincialotta e sempre meno civile. E forse c'è anche un legame col degrado economico, perchè anche l'economia se vuole funzionare bene deve seguire principi etici e liberali. Molti investitori stranieri rinunciano a investire in Italia proprio a causa della mancanza di etica e di trasparenza. Togliere i crocifissi sarebbe già forse un indizio che in Italia non ci sono più privilegi di sorta e che le leggi e le sentenze sono rispettate. Ma credo che non mi farò illusioni. Tenetevi i vostri crocifissi, simboli di italianità e della cultura italiana !




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