martedì 1 novembre 2011

UNA RIFLESSIONE PACATA, TUTT'ALTRO CHE CONSERVATRICE

L'’estrema sinistra non capito che….  

 

la storia dell'estrema sinistra è piena di fallimenti, troppo spesso cercati e voluti.

Da 60 anni chiedono "tutto e subito", invocando una pretestuosa rivoluzione che ha favorito e alimentato un terrorismo casareccio del quale si è servito il capitalismo mondiale per giustificare la reazione.

Alla richiesta "tutto e subito" ha fatto da contraltare "niente e per sempre", fino ad arrivare alle follie di Marchionne nel campo del lavoro e al liberismo criminale  di Berlusconi nel campo della finanza.

Quel "tutto e subito"  è stato il predicato per la caduta, due volte, del governo Prodi, per consegnare la nazione in mano ad un criminale.

Manca la cultura di governo in uno Stato a democrazia rappresentativa, come ce lo hanno consegnato i Padri Costituenti.

Ora i due estremi si toccano: il liberismo criminale vuole cambiare la Costituzione, e anche la sinistra estrema, entrambi per una ragione di parte. Secondo il cavaliere non concede al premier il potere che vorrebbe assoluto; per la sinistra non permette alle masse popolari di avere voce in capitolo.  La nostra Costituzione, la migliore del mondo, è la sola, in quanto rappresentativa,  che permette la mediazione tra le due classi antagoniste, per farle diventare complementari, ognuno nel suo ruolo, ognuno con i suoi diritti, ognuno con i suoi doveri.

Ma questo non lo vogliono nè i liberisti, nè gli estremisti di sinistra.

Così restiamo ostaggi del più forte, che si impadronisce dei mezzi di comunicazione e fa credere che Cristo è morto di sonno, con il silenzio-assenzo di questo Vaticano.

Siamo in ostaggio da 60 anni: prima per gratitudine  (liberazione dal nazi-fascismo e piano Marshal) ora per inerzia.

Spero che  non si  creda ancora alla favoletta di quattro rivoluzionati della domenica che assaltano la scorta e la uccidono con precisione militare e rapiscono Moro...!

Ricordiamo  che Moro solo due settimane prima era stato ricevuto da Kissinger che lo trattò malissimo, tanto che rientrò anzitempo, senza incontrare il presidente; capì che gli americano lo avrebbero fermato ad ogni costo dal suo progetto di inglobare i comunisti al governo; e così fu.

Ora c'è da liberarsi dalla condizione di assediati; si può fare con una rivoluzione sanguinosa, ma sarebbe perdente... credi che generali o colonnelli rinuncerebbero alla Maserati blindata per favorire i diritti del popolo ?

Oppure si può fare con libere elezioni, ma coagulando in un unico movimento tutte le forze  che hanno capito il gioco e non intendono più partecipare  con chi bara spudoratamente.

Non è tempo per rivendicazioni assolutiste, ma per conquiste quotidiane, in una prospettiva generazionale mirata alle prossime generazioni, ben sapendo che a quella attuale toccheranno solo i sacrifici.

 

Rosario Amico Roxas