la storia dell'estrema sinistra è piena di fallimenti, troppo spesso cercati e voluti.
Da 60 anni chiedono "tutto e subito", invocando una pretestuosa rivoluzione che ha favorito e alimentato un terrorismo casareccio del quale si è servito il capitalismo mondiale per giustificare la reazione.
Alla richiesta "tutto e subito" ha fatto da contraltare "niente e per sempre", fino ad arrivare alle follie di Marchionne nel campo del lavoro e al liberismo criminale di Berlusconi nel campo della finanza.
Quel "tutto e subito" è stato il predicato per la caduta, due volte, del governo Prodi, per consegnare la nazione in mano ad un criminale.
Manca la cultura di governo in uno Stato a democrazia rappresentativa, come ce lo hanno consegnato i Padri Costituenti.
Ora i due estremi si toccano: il liberismo criminale vuole cambiare la Costituzione, e anche la sinistra estrema, entrambi per una ragione di parte. Secondo il cavaliere non concede al premier il potere che vorrebbe assoluto; per la sinistra non permette alle masse popolari di avere voce in capitolo. La nostra Costituzione, la migliore del mondo, è la sola, in quanto rappresentativa, che permette la mediazione tra le due classi antagoniste, per farle diventare complementari, ognuno nel suo ruolo, ognuno con i suoi diritti, ognuno con i suoi doveri.
Ma questo non lo vogliono nè i liberisti, nè gli estremisti di sinistra.
Così restiamo ostaggi del più forte, che si impadronisce dei mezzi di comunicazione e fa credere che Cristo è morto di sonno, con il silenzio-assenzo di questo Vaticano.
Siamo in ostaggio da 60 anni: prima per gratitudine (liberazione dal nazi-fascismo e piano Marshal) ora per inerzia.
Spero che non si creda ancora alla favoletta di quattro rivoluzionati della domenica che assaltano la scorta e la uccidono con precisione militare e rapiscono Moro...!
Ricordiamo che Moro solo due settimane prima era stato ricevuto da Kissinger che lo trattò malissimo, tanto che rientrò anzitempo, senza incontrare il presidente; capì che gli americano lo avrebbero fermato ad ogni costo dal suo progetto di inglobare i comunisti al governo; e così fu.
Ora c'è da liberarsi dalla condizione di assediati; si può fare con una rivoluzione sanguinosa, ma sarebbe perdente... credi che generali o colonnelli rinuncerebbero alla Maserati blindata per favorire i diritti del popolo ?
Oppure si può fare con libere elezioni, ma coagulando in un unico movimento tutte le forze che hanno capito il gioco e non intendono più partecipare con chi bara spudoratamente.
Non è tempo per rivendicazioni assolutiste, ma per conquiste quotidiane, in una prospettiva generazionale mirata alle prossime generazioni, ben sapendo che a quella attuale toccheranno solo i sacrifici.
Rosario Amico Roxas