martedì 1 novembre 2011

NAZISMO DI RITORNO

Il presidente del Consiglio centrale dei Sinti e Rom di Germania, Romani Rose, ha messo in guardia da una svolta a destra in Europa. “Sessantasei anni dopo la fine della dittatura nazista le forze nazionaliste guadagnano sempre più terreno e prendono di mira le minoranze usandole come capri espiatori”, ha detto Rose martedì conformemente alla trascrizione del suo intervento in occasione di una cerimonia commemorativa del genocidio di Sinti e Rom a Auschwitz. 

Le incursioni di organizzazioni paramilitari di destra nei villaggi o nei quartieri Rom mettono in forse sia lo Stato di diritto, sia l’esclusività statale del ricorso alla forza, ha affermato Rose con lo sguardo rivolto alle violenze razziste in Ungheria. Il presidente ha ricordato anche le vittime degli attentati in Norvegia. “Ci hanno mostrato con chiarezza quali conseguenze omicide può avere l’odio razzista”, ha detto. 

Sulla base del “decreto di Auschwitz” emanato dal capo delle SS Heinrich Himmler il 16 dicembre 1942, le SS deportarono 23.000 Sinti e Rom da undici nazioni europee nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Il 2 agosto 1944 le SS uccisero nelle camere a gas di Auschwitz gli ultimi 2.900 Sinti e Rom. Furono in tutto 500.000 i Sinti e Rom vittime dell’olocausto.