mercoledì 2 aprile 2014

Assegno d'oro da 1,3 milioni, chiede sussidio

BOLZANO - Non sembra esserci più pace per la politica altoatesina. Dopo essere stata per decenni un “modello” a cui ispirarsi, ora è finita ne1l’occhio del ciclone: prima per l’indagine sui fondi riservati contro l’ex potente governatore Luis Durnwalder (quello che guadagnava più di Obama e della Merkel), poi il caso del vibratore finito chissà come nel faldone delle spese del gruppo consiliare dei Freiheitlichen.
E ora un nuovo, clamoroso caso: quello dell’ex consigliere provinciale della Svp Hanspeter Munter, per anni direttore altoatesino del1’associazione artigiani, che in attesa di poter mettere le mani sulla maxi liquidazione da 1,3 milioni di euro, ha pensato bene di iscriversi alle liste di disoccupazione e percepire - dallo scorso novembre - un’indennità mensile di 1.165 euro lordi al mese come assicurazione sociale per 1’impiego, in sigla Aspi.
Hanspeter Munter, 54 anni, è stato dirigente dell’associazione artigiani altoatesini fin dai primi anni Novanta e, parallelamente, è rimasto seduto per quindici anni consecutivi sugli scranni del Consiglio provinciale, sommando le indennità: circa 13mila euro netti al mese. Senza contare che Munter si è portato a casa 200mila euro quando si è accordato con l’associazione artigiani per la risoluzione del contratto di lavoro.
Evidentemente tutti quei soldi non sono stati sufficienti a garantirgli una tranquillità economica e così è scattata la richiesta per l’indennità di disoccupazione: un suo diritto, sia chiaro, ma che sembra stridere nettamente con le finalità per cui quella stessa indennità è stata introdotta.
Intanto ieri la bufera politica che si è abbattuta sull'Alto Adige e sulla Vollkspartei rischia di azzerare i vertici del partito: il segretario politico del partito di raccolta sudtirolese, Richard Theiner, è pronto a dimettersi dopo che la base del partito ha addossato ai vertici Svp la responsabilità dello scandalo dei vitalizi d’oro.
Pier Luigi Depentori

(Repubblica 15 marzo)