martedì 2 settembre 2014

LA PAZIENZA DEL VECCHIO

" Più immediatamente afferrabile, forse perché più evidente, la pazienza del vecchio...... La pazienza del vecchio si esercita nell'apprendere lo scosceso andare verso un epilogo. Sì, anche la vecchiaia contempla un apprendimento paziente sebbene, talvolta, il vecchio sia irritabile, insofferente: ha molto tempo, ma sembra non sopportare la minima dilazione, il minimo rallentamento nell'ordine che vorrebbe vedere intorno a sé.
Forse patisce nell'osservare l'assenza di considerazione per il grande compito che ha davanti: imparare la morte, imparare la fine. Ma innanzi tutto nel vecchio è all'opera la pazienza che viene dal cumulo dei giorni: le limitazioni del corpo, la stanchezza del pensiero, il diradarsi degli affetti. Il vecchio, ogni giorno, ....deve esercitarsi nella perdita e nella privazione. Ma vi è anche un'altra pazienza che al vecchio è possibile esercitare: quella dello stupore di essere prossimo al grande enigma che lo attende".
Gabriella Caramore, Pazienza, pag 118