lunedì 20 marzo 2017

"Anche per oggi non si vola", ma volare si può
di Michela Della Valle



Innanzitutto mi presento: sono Michela Della Valle, i lettori di Insonnia già mi conoscono; questa volta, vi voglio parlare di un'esperienza che non mi aspettavo di fare ma che è stata molto positiva perché mi ha permesso di capire tante cose.
Diciamo che io ho cambiato la carrozzina per necessità, l'ho dovuta cambiare. Dopo un po' di peripezie, la carrozzina nuova è finalmente arrivata e ora sto facendo degli "esperimenti". Gli esperimenti sono prove, perché da una carrozzina all'altra cambia la postura, cambiano i cuscini, cambia tutto. Logicamente io ho incominciato ad amare questa carrozzina fin da subito, da quando non era ancora neanche formata del tutto e stavamo facendo le prove dei cuscini.  Sono venuti dei tecnici dell'Ottobock di Bologna, ad ottobre, mi hanno seduta sul bobath, una specie di pallone gonfiabile: tu ti siedi lì sopra, i tecnici rilevano la forma e poi modellano una specie di schiuma. Dopo circa un mese, è arrivata questa carrozzina da provare. Le prove non sono ancora finite adesso.

Veniamo al fatto. La sera, per abitudine, mi lavo, faccio la doccia; una sera mi si sposta il cuscino e cado. Per mia fortuna, la signora che mi aiuta è stata pronta ad accompagnarmi piano piano a terra. Ha chiamato i vicini di casa, loro sono venuti a tirarmi su ma non ci riuscivano. Hanno allora messo un asciugamano di tela forte sotto di me e in tre l'hanno tirato dal bagno fino vicino al letto e finalmente hanno potuto mettermi sul letto. Ci tengo a dire che stimo molto i miei vicini di casa, sono gran brave persone!

È vero, lo dico, mi sono spaventata tantissimo, tanto che adesso di notte quando chiudo gli occhi, sogno, terrorizzata, di cadere. Però devo anche dire che è stata una bella esperienza perché mi è capitato di poter toccare il pavimento che non avevo mai avuto l'opportunità di toccare. Ho apprezzato questa cosa e lì ho capito quanto la gente non dia importanza al fatto di poter toccare il pavimento! Può sembrare un paradosso perché si può pensare "ma come, ti è piaciuto toccare il pavimento?", sì, perché è una cosa che non avevo mai fatto prima. Ho imparato che delle cose, anche dei drammi che possono accadere nella vita devi prendere la parte positiva. Non devi mai prendere di punta nulla.

Nei giorni seguenti avevo un pensiero ricorrente: potevo farmi male, ma non è successo. Ho due ali! Non ho mai saputo di avere due ali per provare a volare, il Signore deve avermele prestate perché non mi facessi male, per non farmi sentire diversa, così che io potessi sentirmi forte con me stessa. Non capisco quanti nella vita attribuiscono a Dio quanto di brutto accade loro e dicono "perché Dio ha voluto tutto questo per me?".
Si dice che chi ha la possibilità di stare in piedi abbia qualcosa in più dalla vita: secondo me, non è vero. Abbiamo tutti tutto, ogni individuo ha tutto dalla vita, magari l'abbiamo in maniera diversa e non lo sappiamo apprezzare. Anch'io devo ancora imparare tante cose. Tutti i giorni faccio esperienze, vedo cosa va bene, cosa non va, vado incontro a pericoli, ho difficoltà. Ma nonostante quanto mi è accaduto io prendo la carrozzina e la butto via?, no, me la metto davanti e cerco di fare in modo che la carrozzina faccia parte di me, da subito.

Con questo spero di lanciare un messaggio utile a qualcuno: nella vita bisogna sempre trovare il lato positivo in quel che succede.


(da Insonnia, mensile di confronto e ironia, Racconigi marzo 2017 - contatti@insonniaracconigi.it)