mercoledì 8 marzo 2017

Delusi dalla sindaca, sabato un altro round

Sarà la seconda udienza del "processo", puramente politico, s'intende, intentato alla sindaca Chiara Appendino dai suoi elettori delusi. Dopo l'incontro-scontro del 21 gennaio, tanti dei comitati spontanei, delle associazioni ambientaliste e dei sindacati di base, si erano lasciati con il vicesindaco Guido Montanari e gli esponenti M5S presenti con l'impegno di poter elaborare e discutere assieme il prossimo bilancio, o quantomeno di conoscerne in anticipo le linee di indirizzo. L'assemblea convocata sabato nella sala riunioni di via Leoncavallo 17 cercherà di dare una risposta, seppur parziale, a quella promessa. «Vogliamo condividere le linee di indirizzo del bilancio di previsione 2017, per mettere al centro i diritti dei cittadini nel rispetto di quanto garantito durante la campagna elettorale», scrivono nella convocazione gli animatori dell'"Assemblea 21". All'incontro di dopodomani, come aveva preannunciato il vicesindaco, non si discuterà tuttavia con il documento finanziario sotto mano. «Non possiamo sottoporre ai cittadini un bilancio che è ancora in aria e ha criticità pazzesche ancora irrisolte», aveva affermato Montanari. Non a caso all'assemblea non sarà presente né lui né la prima cittadina, e nemmeno una rappresentanza della giunta. Ci saranno invece i consiglieri comunali del M5S, i quali «saranno chiamati a votare, il bilancio». Già. Un bilancio, però, che con la delibera in discussione in consiglio comunale sarà basato in gran parte, per il capitolo entrate straordinarie, sui proventi degli oneri di urbanizzazione; una ulteriore contraddizione rispetto all'impegno («non lo faremo mai più») preso con i comitati, dopo la prima deroga fatta per chiudere i conti del 2016.
È dunque prevedibile che il tema dell'urbanistica usata per «fare cassa», sarà uno dei punti più spinosi. «O ci spiegano come intendono muoversi - minacciano i comitati - o torneremo sulle barricate come con Fassino».
Gabriele Guccioni

(la Repubblica 2 marzo)