ti ringrazio della lettera che mi hai inviato. Ho la gioia di sentirmi in buona compagnia perché nel 1969 scrissi un lungo elaborato intitolato "Gesù non è morto per i nostri peccati" e negli anni successivi lo arricchii con ulteriori riflessioni che una settimana fa ho pubblicato sul blog. Ironia: fu uno dei primi richiami severi del vescovo diocesano.
Convengo totalmente con le tue riflessioni e penso che da quel tempo di simile "eresie", per amore del Vangelo, ne ho dovute esprimere parecchie. Devo dirti che l'istituzione ufficiale, salvo rare eccezioni, compresi i valdesi, continua imperturbabile la solita canzone espiatoria.
Eppure .....semina e semina.... qualcosa Dio farà nascere.
Grazie, caro Tarcisio.
Un affettuoso saluto a te e a tutta la comunità raccolta in preghiera domenica prossima.
Franco Barbero