Taiwan dice sì ai matrimoni gay: è la prima volta di un paese asiatico
La
Corte Costituzionale dà via libera alle unioni omosessuali. Ma la
strada per una legge che consenta a due persone dello stesso sesso di
sposarsi è ancora lunga
dal nostro corrispondente ANGELO AQUARO
PECHINO
- Su Taiwan sventola bandiera arcobaleno: o perlomeno qualcuno ha
incominciato a issarla. Questo matrimonio (gay) s'ha da fare: l'ha
deciso la Corte Costituzionale di Taipei in una sentenza a suo modo
storica. Nessun paese asiatico finora si era spinto fino a tanto: è una
prima volta. Anzi, molto di più. È di queste ore la foto-vergogna
dell'Indonesia ormai avviata sulla via della sharia: una coppia
omosessuale messa alla gogna e passata alla frusta. E dunque è davvero
una buona notizia questa in arrivo dalla Cina che non è riconosciuta
come tale dalla Cina: cioè dall'isoletta che ha continuato a tenere
accesa la fiaccola della repubblica autonoma da quando a Pechino presero
il potere - settant'anni fa - i comunisti.