giovedì 25 maggio 2017

UNA LIBERAZIONE CHE NON SI ARRESTA

Taiwan dice sì ai matrimoni gay: è la prima volta di un paese asiatico

La Corte Costituzionale dà via libera alle unioni omosessuali. Ma la strada per una legge che consenta a due persone dello stesso sesso di sposarsi è ancora lunga

PECHINO - Su Taiwan sventola bandiera arcobaleno: o perlomeno qualcuno ha incominciato a issarla. Questo matrimonio (gay) s'ha da fare: l'ha deciso la Corte Costituzionale di Taipei in una sentenza a suo modo storica. Nessun paese asiatico finora si era spinto fino a tanto: è una prima volta. Anzi, molto di più. È di queste ore la foto-vergogna dell'Indonesia ormai avviata sulla via della sharia: una coppia omosessuale messa alla gogna e passata alla frusta. E dunque è davvero una buona notizia questa in arrivo dalla Cina che non è riconosciuta come tale dalla Cina: cioè dall'isoletta che ha continuato a tenere accesa la fiaccola della repubblica autonoma da quando a Pechino presero il potere - settant'anni fa - i comunisti.