martedì 18 settembre 2018

A MEDJUGORJE C'È LA CAMORRA E IL VATICANO LA COMMISSARIA

Per monsignor Henryk Hoser «laggiù succedono cose strane». C'è anche un'inchiesta giudiziaria. E il Papa nomina l'arcivescovo visitatore permanente.
Il suo ruolo ufficiale è quello di "Visitatore apostolico permanente". Forse l'ormai pensionato arcivescovo polacco Henryk Hoser pensava di trascorrere più tranquillamente la sua quiescenza pastorale. Ma si sa, al Papa non si può dire di no. Così il porporato polacco si è ritrovato a Mostar con il suo nuovo incarico, per cui dovrà occuparsi alla non facile gestione delle apparizioni di Medjugorje, la Fatima dei Balcani, come l'hanno soprannominata coloro che nelle apparizioni della Vergine Maria ci credono.
Ufficialmente, come informa il comunicato della Sala Stampa vaticana, «si tratta di un incarico esclusivamente pastorale, in continuità con la missione di inviato Speciale della Santa Sede per la parrocchia di Medjugorje, affidata a monsignor Hoser l'11 febbraio 2017 e da lui conclusa nei mesi scorsi».
«La missione del visitatore apostolico ha la finalità di assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli in pellegrinaggio, le cui esigenze richiedono una peculiare attenzione» si legge ancora nel documento diffuso dal Vaticano. Un'attenzione davvero "particolare" perché sulla appetitosa torta dei pellegrinaggi, economicamente parlando, ha già pensato di mettere le mani la camorra. A confermarlo è stato lo stesso monsignor Hoser. In un comunicato, prima di lasciare la Polonia per raggiungere l'Erzegovina, ha avvertito che laggiù succedono "cose strane": l'industria turistica della regione, che ha sfruttato l'eco mondiale delle supposte apparizioni della Madre di Gesù, sarebbe gestita dalla camorra.
La conferma è giunta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha aperto un fascicolo e sta indagando sulla connection Medjugorje-Napoli. Le figure chiave sarebbero due: don Michele Barone, sacerdote arrestato nello scorso aprile e considerato uno dei più attivi organizzatori dei pellegrinaggi; e il cardinale Liberio Andreatta, al vertice della potentissima Opera Romana dei Pellegrinaggi dal 2013, "licenziato" da papa Francesco un anno fa.
A fare gola alla camorra è l'enorme quantità di denaro che gira intorno a Medjugorje: 37 anni di pellegrinaggi avrebbero portato nelle casse del turismo locale tre miliardi di euro, mentre altri nove miliardi sarebbero andati alle agenzie di viaggio e agli organizzatori dei pellegrinaggi. Alla Chiesa sol briciole: trecento milioni di euro.
Mauro Manzin

(Il Venerdì 24 agosto)