lunedì 11 ottobre 2021

Addio spiagge

Eppure, in nessun altro paese al mondo troviamo una situazione paragonabile a quella italiana di cessione delle spiagge alla gestione privata.

Mediamente metà delle spiagge è dato in concessione ma con situazioni incredibili. Per farsi un'idea, nel comune di Gatteo, in Romagna, si arriva al 100 per cento ma numeri simili li troviamo da Rimini a Forte dei Marmi, da Pietrasanta a Laigueglia.

Come si fa a dire che non esiste un problema di concorrenza nei casi di gestione di "risorse pubbliche limitate", che è il tema della direttiva, se quelle concessioni sono state prorogate fino al 2033?

Ma, soprattutto, come ci si può non rendere conto di una situazione vergognosa che impedisce a chi è povero di andare al mare, fare un bagno e godere gratuitamente e liberamente di spiagge che sono pubbliche e inalienabili?

C'è un terzo problema, le spiagge italiane stanno scomparendo per via dell'erosione che ormai riguarda quasi metà della costa e questi processi diventeranno sempre più rilevanti in una prospettiva di cambiamenti climatici, di eventi estremi sempre più forti e frequenti con innalzamento del livello del mare.

Domani 18/09