lunedì 11 aprile 2022

LA GUERRA INFLUIRA' MOLTO SUL RISCALDAMENTO GLOBALE

 Mondo

Allerta rischi climatici

La pandemia e la guerra in Ucraina ritarderanno inevitabilmente gli interventi programmati per ridurre il riscaldamento globale e avviare la transizione energetica green. I duemila scienziati del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico istituito dalle Nazioni Unite nel 1988 e i climatologi del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici nel secondo volume del sesto report su «lmpacts, Adaptation and Vulnerability», sull'interdipendenza tra clima, biodiversità e persone, avvertono sulle «terribili conseguenze dell'inazione». Hooesung Lee, presidente del Ipcc, lancia l'ennesimo allarme e intima ad agire con urgenza per affrontare i rischi climatici. Le valutazioni scientifiche sul breve termine (fino al 2040), sul medio termine (2041-2060) e sul lungo termine (2081-2100) mettono in evidenza i rischi per le giovani generazioni che avranno 80 anni nel 2100. La percentuale della popolazione esposta agli stress da calore è oggi del 30%, ma arriverà al 76% per quella data. Da 800 milioni a 3 miliardi di persone subiranno scarsità dell’acqua con un riscaldamento di 2 °C, ma se si arriva a 4 C diventeranno 4 miliardi. E la fame toccherà fino 80 milioni di persone, concentrate soprattutto nell'Africa sub-sahariana, nell'Asia meridionale e in Centro America. Alcune zone diventeranno inabitabili a causa della riduzione della biodiversità. Gli scienziati italiani identificano quattro categorie a rischio per l'Europa: le ondate di calore con numero di decessi e di persone a rischio raddoppiato o triplicato; la produzione agricola colpita da caldo e siccità; le risorse idriche sempre più scarse; l'aumento delle inondazioni. A fronte di questi drammatici rischi occorrono azioni immediate in linea con un modello di sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici.

Franca Cicoria, Rocca 1 aprile