domenica 31 dicembre 2006

CELEBRAZIONE EUCARISTICA DI FINE ANNO

Care Lettrici e Lettori del blog,

voglio regalarvi per il nuovo anno una preghiera eucaristica che ho composto. Perché una preghiera che potrete utilizzare in gruppi, comunità, in parrocchia? Perché pregare è riconoscere in Dio la fonte e la forza per la nostra personale conversione e per il nostro impegno nel mondo. Questo è il mio augurio, dopo questo natale commerciale, per il nuovo anno.




CELEBRAZIONE EUCARISTICA DI FINE ANNO


P. Cari fratelli e sorelle, vi saluto con affetto in questo momento di calda accoglienza reciproca. Oggi chiuderemo l’agenda del 2006. A mezzanotte apriremo un altro capitolo del libro della nostra vita. Ci vorrà molta speranza per combattere contro le devastanti violenze e ingiustizie che occupano lo scenario del mondo e le relazioni uomo - donna - creato. Ma c’è un Dio che ci regala questo 2007 e ci invita a scriverlo con pietre e parole d’amore.

P. “Questo giorno appartiene a Dio: te lo dona. Vivi il giorno di oggi. Dio te lo dona, è in te, vivi in Lui.

G. Il giorno di domani appartiene a Dio, non appartiene a te. Non mettere su domani la preoccupazione di oggi. Domani appartiene a Dio. Lasciaglielo.

1) Il momento presente è una fragile passerella. Se la carichi dei rincrescimenti di ieri o delle preoccupazioni di domani, la passerella cede e tu sprofondi.

2) Il passato Dio te lo perdona, il futuro Dio te lo dona, vivi il giorno oggi in comunione con Lui”. (Vincent Schmid)

G. Canto: Alleluia

P. Eccoci, Signore, con il nostro desiderio di incontrarTi e la nostra incapacità di trovarTi. Eccoci, Signore: oggi vogliamo prendere il tempo di stare in silenzio e attenderTi, di ascoltare e pregare. Nel nostro silenzio stupito, Ti attendiamo, o Dio; vieni Tu stesso a soffiare sul nostro vuoto la freschezza della Tua presenza inattesa. (Susanne Schell)

G. Canto

T. O Dio vivente: Tu che stai all’origine della vita apri i nostri cuori affinché riceviamo il soffio del Tuo spirito.

Letture bibliche

Predicazione

Liberi interventi dei fratelli e delle sorelle

G. Canto

P. Dio che ci accompagni nel tempo

T. noi Ti riconosciamo come l’Eterno. La Tua vita fuoriesce dalle nostre misure e i Tuoi giorni sono senza numero.

G. “Per Te mille anni sono come un giorno, come il giorno di ieri che è passato, come il turno di una sentinella nella notte” (Salmo 90)

T. “Un giorno solo nei Tuoi atri vale più di mille altrove” (Salmo 84)

1) Siamo qui davanti a Te, o Eterno, con il bagaglio dei nostri anni, con l’altalena dei nostri giorni con ciò che abbiamo sognato e costruito e ciò che abbiamo rotto o demolito.

2) Ma siamo nella gioia davanti a Te perché sei il Dio che sempre accogli, che non hai preferenze per chi è giusto. Pastore di chi si è smarrito o perduto, ci incalzi perché osiamo sentieri nuovi.

T. Gesù era a tavola con i suoi amici e le sue amiche. Egli era ben consapevole della congiura che si stava organizzando contro di lui e il suo cuore faceva i conti con la paura. Voleva lasciare ai suoi amici e alle sue amiche, in quella sera e in quella cena di intimità, qualcosa di più di un ricordo, di un segno. Sulla mensa c’erano pane e vino. Gesù alzò gli occhi al cielo e, dopo aver benedetto il nome santo di Dio, prese il pane, lo spezzò, lo divise dicendo: “Prendete e mangiate. Questo pane condiviso sia per voi il segno della mia vita. Quando farete questo, lo farete in memoria di me, di ciò che ho fatto e detto”. Poi prese la coppa del vino e disse: “Questo calice sarà per voi il segno di un’amicizia che Dio continuamente rinnova con tutta l’umanità, con tutto il creato”.

1) Davanti a Te ci prendiamo, o Dio, la responsabilità di guardare e di camminare nel solco di Gesù.

2) Aiutaci a vedere ciò che dobbiamo deporre, gli egoismi che ci chiudono mani e cuori.

1) Aiutaci a riprendere i sogni che abbiamo accantonato, le aurore che non abbiamo condotto verso il giorno.

2) Aiutaci a vedere le nostre vigliaccherie perché usciamo dalle comode prigioni della nostalgia.

G. Canto

P. Preghiera di comunione e di condivisione.

G. Canto

G. Preghiere spontanee.

G. Invochiamo ora il soffio vitale di Dio sulle nostre vite. Egli è la nostra compagnia quotidiana.

1) Apri le nostre mani piccole e chiuse affinché possiamo provare la gioia di incontrare e stringere altri mani.

2) Apri le nostre labbra socchiuse affinché gridiamo la nostra gratitudine per le tante meraviglie di questo mondo.

T. Apri le nostre orecchie sordastre affinché diventiamo capaci di ascoltare il grido di Abele che sale a Te dalla terra.

P. Apri i nostri occhi spesso annebbiati affinché possiamo riconoscere la Tua presenza che ci invita a gioire con chi è nella gioia, a lottare con chi subisce violenza e ingiustizia.

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