mercoledì 20 giugno 2007

GIRO DA CAPOGIRO

Siamo alle solite. Il giro d’Italia è finito con supremi elogi per il grande sprinter dalle volate irresistibili e per il supergregario scalatore che ha portato al traguardo il suo capitano vittorioso.

Passano pochi giorni ed ecco quella che non è più una novità: questi due “fenomeni” risultano dopati.

Bisognerebbe rivedere la classifica, ma soprattutto essere meno celebrativi quando si vedono prestazioni “sovraumane”.

I nostri competenti commentatori non hanno qualche prudenziale riserbo difronte a questi “eroi”? Doveva essere il “giro del riscatto”.

Comunque è positivo che questi comportamenti deviati e sleali vengano alla luce. E’ un aiuto anche per quei professionisti che non praticano il doping.

Una lezione per quei giovani che possono vivere l’impegno sportivo con onestà.

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