Siamo alle solite. Il giro d’Italia è finito con supremi elogi per il grande sprinter dalle volate irresistibili e per il supergregario scalatore che ha portato al traguardo il suo capitano vittorioso.
Passano pochi giorni ed ecco quella che non è più una novità: questi due “fenomeni” risultano dopati.
Bisognerebbe rivedere la classifica, ma soprattutto essere meno celebrativi quando si vedono prestazioni “sovraumane”.
I nostri competenti commentatori non hanno qualche prudenziale riserbo difronte a questi “eroi”? Doveva essere il “giro del riscatto”.
Comunque è positivo che questi comportamenti deviati e sleali vengano alla luce. E’ un aiuto anche per quei professionisti che non praticano il doping.
Una lezione per quei giovani che possono vivere l’impegno sportivo con onestà.
Passano pochi giorni ed ecco quella che non è più una novità: questi due “fenomeni” risultano dopati.
Bisognerebbe rivedere la classifica, ma soprattutto essere meno celebrativi quando si vedono prestazioni “sovraumane”.
I nostri competenti commentatori non hanno qualche prudenziale riserbo difronte a questi “eroi”? Doveva essere il “giro del riscatto”.
Comunque è positivo che questi comportamenti deviati e sleali vengano alla luce. E’ un aiuto anche per quei professionisti che non praticano il doping.
Una lezione per quei giovani che possono vivere l’impegno sportivo con onestà.
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