giovedì 23 agosto 2007

ACQUE AGITATE TRA AMNESTY E VATICANO

Niente di nuovo sotto il sole. Il vaticano mette un “principio” prima dei diritti delle donne stuprate e Amnesty, rompendo gli indugi, dice che non ci sta più. Così per il vaticano si presenta un’altra sconfitta che brucia.

Orazio La Rocca su Repubblica di mercoledì 15 agosto scrive:

“ ‘Sì al diritto all’aborto per le donne vittime di stupro’, annuncia Amnesty International. Ma la Santa Sede risponde con un secco ‘no’ perché ‘ad un crimine, qual è lo stupro, non si può rispondere con un altro crimine come è l’interruzione volontaria di gravidanza’.

Sull’aborto è ormai guerra aperta tra Vaticano e Amnesty International, l’organizzazione fondata nel 1961 dall’inglese Peter Benenson - un anglicano convertito al cattolicesimo – per la difesa dei diritti umani.

Dopo i primi segnali preannunciati nei giorni scorsi dal cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio consiglio di Giustizia e pace, secondo il quale la componente cattolica di Amnesty sarebbe pronta a ritirale l’appoggio all’organizzazione per la sua politica ‘eccessivamente’ filo abortisca, ieri è arrivata la risposta - anticipata dal quotidiano inglese Independent - che ha annunciato che, dopo due anni di riflessione, Amnesy darà ‘il suo sostegno al diritto di aborto nel caso di donne rimaste incinte in seguito a uno stupro’.

La decisione, già pianificato lo scorso mese di aprile dal comitato esecutivo di Amnesty, verrà ufficializzata dall’organizzazione al congresso di ottobre in programma in Messico. Un orientamento in aperto contrasto con la Chiesa cattolica.

Nell’anticipazione dell’Independent, il Vaticano viene persino additato come possibile corresponsabile di massacri come quelli consumati, ad esempio, in Darfur, dove oltre agli eccidi perpetrati per motivi etnici, migliaia di donne negli anni passati sono state massacrate e stuprate.

Di fronte a violenze simili, per Amnesty le donne incinte ‘hanno il diritto ad abortire e nel congresso di ottobre sarà sancito ufficialmente’, malgrado l’opposizione della Santa Sede già resa nota - si legge sul giornale inglese – dal cardinale Martino che due settimane fa aveva avvertito che ‘se Amnesty International persiste in questa posizione, individui e organizzazioni cattoliche devono togliere il sostegno perché nel promuovere il diritto all’aborto, Amnesty ha tradito la sua missione.”

Parole gravi, quelle del vaticano, che ancora una volta dimostra di seguire una strada che è fuori del mondo reale degli uomini e soprattutto delle donne.

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