sabato 8 settembre 2007

CASINI TORNA A CASA

Per alcuni mesi, da buon sceneggiatore, ha finto di costruire una seconda e diversa opposizione, ma erano solo furbizie o, peggio, furberie.

Casini è ben saldo nella "casa" di Berlusconi e, in questi mesi, ha dimostrato che la "legge del cadreghino" è per il suo partito l'unica che veramente conta.

Siccome le elezioni non sono proprio alle porte, è tornato in totale cattiva compagnia.

Se qualcuno ha seguito le sue ultime dichiarazioni da presidente di un partito che può vantare un gran numero di corrotti, ha la percezione di trovarsi di fronte ad un giustiziere nazionale.

Del resto c'è un contagio italiano in questi giorni: troppa gente invoca una giustizia che rischia di diventare sommaria e colpire i più deboli.

Al carcere per i lavavetri, tanto per fare un esempio, io continuo a preferire una cooperativa di lavoratori che, con precise regole e controlli, lavano i vetri.

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