lunedì 24 settembre 2007

TUTTO MARCIO?

Credo che dietro a certi giudizi “apocalittici” secondo i quali tutto va male, sono tutti uguali, tutti corrotti, tutti assetati di denaro…si nasconda una tentazione diffusa e pericolosa.

Se tutti sono così a che cosa serve impegnarsi? Potrebbe essere facile collocare il proprio disimpegno all’ombra della palude altrui.

Del resto, quando alla ragione si sostituisce l’emozione, si corre il rischio di vedere o tutto bianco o tutto nero.

Io, invece, anche in mezzo alle più oceaniche paludi, continuo a vedere molti piccoli passi di singole persone, di gruppi, di associazioni, di istituzioni, di uomini politici, di operatori culturali. E questo anche nella chiesa cattolica.

Infatti, se pure c’è Bagnasco e tutto il suo stato maggiore, ci sono anche comunità, gruppi, teologi e teologhe, preti come Zanotelli e Ciotti, molti credenti che operano laicamente nel mondo.

E in questi giorni, tanto per portare esempi concreti, molte voci si sono levate in Europa contro la proposta francese di prepararci alla guerra contro l’Iran e a Napoli un mucchio di associazioni stanno lavorando per preparare la grande manifestazione contro l’omofobia del 30 settembre.

E non è cosa da poco il fatto che anche la Confindustria (che non è proprio dalla parte dei più deboli) abbia deciso di sostenere l’impegno delle istituzioni contro il pizzo.

Credo, invece, che sia possibile esercitare una critica anche radicale e poi vivere con impegno costruttivo. Allora abbiamo il cittadino che partecipa.

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