giovedì 1 novembre 2007

UNA CAMPAGNA SBAGLIATA

Ospito volentieri sul mio blog questa riflessione del Comitato Gay e Lesbiche di Prato


Una campagna sbagliata

Il Comitato Gay e Lesbiche Prato già parecchio tempo fa, all’interno della Task Force LGBT della Regione Toscana, aveva richiesto all’Ass. Fragai di realizzare una campagna, patrocinata dalla Regione stessa, di manifesti contro il pregiudizio anti-glbt.

Questo con lo scopo di comunicare alla popolazione tutta l’esistenza di gay, lesbiche, bisessuali e trans e la necessità di combattere il pregiudizio contro di loro, affermando chiaramente l’impegno antidiscriminatorio della Regione e delle istituzioni toscane.

Ci era stato risposto in quell’occasione che la Regione aveva scelto un profilo basso, che non riteneva opportuna una campagna del genere, e che le spese sarebbero state eccessive.

Quando abbiamo saputo della decisione di lanciare una campagna con pubbliche affissioni siamo stati/e positivamente sorpresi/e, ma l’entusiasmo è durato pochissimo. I contenuti del manifesto ci hanno delusi/e e sconcertati/e.

Non spetta certo ad un ente pubblico come la Regione definire la natura dell’omosessualità, specificare se si tratta di una realtà esclusivamente innata, esclusivamente acquisita o altro. E’ compito invece della buona politica e della buona amministrazione riconoscere che gay, lesbiche, bisessuali e trans esistono, che sono soggetti di diritti positivi, che vanno difesi/e dal pregiudizio e dalla discriminazione.

Sarebbe compito di chi progetta una campagna mediatica riconoscere che gay, lesbiche, bisessuali e trans esistono e sono diversi fra di loro, sono giovani, anziani/e, maturi/e, giovanissimi/e ecc.ecc.

Usare toni compassionevoli o escamotage d’effetto, indicare una presunta differenza biologica non protegge certo dalla violenza e dalla discriminazione. Pensiamo a dove è arrivato il razzismo biologico di matrice nazista, che di presunte differenze naturali fra gruppi umani aveva fatto il suo credo.

Ben altri sarebbero i metodi efficaci, altri i contenuti che una buona campagna potrebbe presentare. Invitiamo pertanto il Presidente Martini e l’Ass. Fragai a ripensare una campagna informativa basata sulla difesa dei diritti di tutti/e, indipendentemente da caratteristiche innate o acquisite.

Ci immaginiamo una campagna elaborata assieme ai movimenti di gay, lesbiche, bisessuali e trans, e dove le parole “gay”, “lesbica”, “bisessuale” e “trans” siano evidenti; una campagna fatta anche di immagini dove i gay, le lesbiche, i/le bisessuali e le persone trans siano presentati/e nelle loro realtà quotidiane, nelle loro vite, nelle loro relazioni.

Ci immaginiamo che le risposte dal movimento glbt abbiano evidenziato come i fraintendimenti siano maggiori dei benefici, ma consideriamo comunque lo strumento “Campagna di affissioni” uno strumento potenzialmente efficace, pertanto invitiamo la Regione a proseguire il percorso ma con un rapporto più stretto e collaborativo con le realtà associative glbt.

Comitato Gay e Lesbiche Prato
www.gayelesbicheprato.it - info@gayelesbicheprato.it
Emanuele Bresci - Fabrizio D’Oria - Samuele Cannicci

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