Penso che troppe parole sono state scritte a commento delle dichiarazioni del Presidente della Camera dei deputati. Basta lasciarlo parlare.
Da venti anni recita sempre la stessa parte. Il fatto grave semmai è che il suo ruolo istituzionale esigerebbe ben altra cultura, ben altra correttezza. Ma ogni pozzo dà l’acqua che ha e non starei a drammatizzare.
Ben altri sono i problemi quando si esce dai discorsi di fantasia politica. Il partito comunista francese in pochi anni si è azzerato da solo con dichiarazioni estremistiche.
Sarebbe una grave perdita se Rifondazione disperdesse un prezioso patrimonio di idee e di impegni sotto la spinta di dirigenti che nemmeno troppo alla lunga porterebbero il partito in un angolo.
E sarebbe davvero triste se nelle attuali assisi della sinistra si verificassero ulteriori frazionamenti anziché l’avvio di un solido e progettuale processo di unificazione.
Mentre la esilarante senatrice teodem Binetti invoca lo Spirito Santo perché scenda sull’aula parlamentare per spingere al voto contro i gay, c’è davvero bisogno di lucidità e coraggio per costruire un percorso serio che punti a scelte concrete.
I fatti di Torino, dove si è ripetuta la vicenda delle torce umane in una fabbrica priva delle necessarie garanzie di sicurezza, gridano a gran voce che questa tutela della vita dei lavoratori e delle lavoratrici è la priorità assoluta.
Operai bruciati vivi in fabbrica o uccisi in vario modo sono una realtà insopportabile. E succede spesso con i metalmeccanici dove ci sono impianti privi di vera sicurezza. Ma questa inaccettabile piaga colpisce anche altre aree del mondo del lavoro.
Puntare all’essenziale vuol dire partire dai grandi problemi della vita quotidiana e stabilire regole precise di tutela della vita dei lavoratori e dei cittadini in genere.
Ovviamente la bacchetta magica non esiste da nessuna parte, ma i contratti che si stanno firmando (è arrivato in porto quello con i chimici) non possono non mettere al centro salari e sicurezza.
Da venti anni recita sempre la stessa parte. Il fatto grave semmai è che il suo ruolo istituzionale esigerebbe ben altra cultura, ben altra correttezza. Ma ogni pozzo dà l’acqua che ha e non starei a drammatizzare.
Ben altri sono i problemi quando si esce dai discorsi di fantasia politica. Il partito comunista francese in pochi anni si è azzerato da solo con dichiarazioni estremistiche.
Sarebbe una grave perdita se Rifondazione disperdesse un prezioso patrimonio di idee e di impegni sotto la spinta di dirigenti che nemmeno troppo alla lunga porterebbero il partito in un angolo.
E sarebbe davvero triste se nelle attuali assisi della sinistra si verificassero ulteriori frazionamenti anziché l’avvio di un solido e progettuale processo di unificazione.
Mentre la esilarante senatrice teodem Binetti invoca lo Spirito Santo perché scenda sull’aula parlamentare per spingere al voto contro i gay, c’è davvero bisogno di lucidità e coraggio per costruire un percorso serio che punti a scelte concrete.
I fatti di Torino, dove si è ripetuta la vicenda delle torce umane in una fabbrica priva delle necessarie garanzie di sicurezza, gridano a gran voce che questa tutela della vita dei lavoratori e delle lavoratrici è la priorità assoluta.
Operai bruciati vivi in fabbrica o uccisi in vario modo sono una realtà insopportabile. E succede spesso con i metalmeccanici dove ci sono impianti privi di vera sicurezza. Ma questa inaccettabile piaga colpisce anche altre aree del mondo del lavoro.
Puntare all’essenziale vuol dire partire dai grandi problemi della vita quotidiana e stabilire regole precise di tutela della vita dei lavoratori e dei cittadini in genere.
Ovviamente la bacchetta magica non esiste da nessuna parte, ma i contratti che si stanno firmando (è arrivato in porto quello con i chimici) non possono non mettere al centro salari e sicurezza.
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