La “colpa” di Prodi è di essere un uomo ed un politico troppo intelligente e coerente rispetto a molti altri membri della coalizione.
Era anni luce più avanti, più lungimirante, più competente. Grazie anche a Padoa-Schioppa ed al ministro del lavoro.
Il suo sogno di costruire un’alleanza che mettesse insieme sensibilità diverse ha cozzato non solo contro uomini reazionari e incolti come Turigliatto, Barbato e De Gregorio (sostanzialmente vicini ad Alleanza Nazionale), ma contro la fibrillazione continua e logorante dei vari partitini, nessuno escluso, che hanno guardato ai propri interessi elettorali più che alla responsabilità di governare come alleanza.
Sono queste le crepe che hanno permesso a mestieranti e voltagabbana come Mastella e Dini di lanciare il siluro.
Ma questi due hanno sempre coltivato i loro interessi ed è ben noto. E’ il logoramento precedente che ha aperto il baratro.
Quando per mesi ogni ministro rilasciava dichiarazioni a briglia sciolta, proprio allora si stava preparando l’esito finale.
Certo, l’ultima sortita di Veltroni non ha giovato in questi momenti, anche se forse questa sarà una strada tristemente obbligata.
Ora un governo eccellente come questo va a casa.
Raccogliamo la lezione e non perdiamo tempo a piangerci addosso. L’importante è imparare dagli errori e cercare di non consegnare l’Italia a Berlusconi e a Casini.
Io resto fiducioso.
Era anni luce più avanti, più lungimirante, più competente. Grazie anche a Padoa-Schioppa ed al ministro del lavoro.
Il suo sogno di costruire un’alleanza che mettesse insieme sensibilità diverse ha cozzato non solo contro uomini reazionari e incolti come Turigliatto, Barbato e De Gregorio (sostanzialmente vicini ad Alleanza Nazionale), ma contro la fibrillazione continua e logorante dei vari partitini, nessuno escluso, che hanno guardato ai propri interessi elettorali più che alla responsabilità di governare come alleanza.
Sono queste le crepe che hanno permesso a mestieranti e voltagabbana come Mastella e Dini di lanciare il siluro.
Ma questi due hanno sempre coltivato i loro interessi ed è ben noto. E’ il logoramento precedente che ha aperto il baratro.
Quando per mesi ogni ministro rilasciava dichiarazioni a briglia sciolta, proprio allora si stava preparando l’esito finale.
Certo, l’ultima sortita di Veltroni non ha giovato in questi momenti, anche se forse questa sarà una strada tristemente obbligata.
Ora un governo eccellente come questo va a casa.
Raccogliamo la lezione e non perdiamo tempo a piangerci addosso. L’importante è imparare dagli errori e cercare di non consegnare l’Italia a Berlusconi e a Casini.
Io resto fiducioso.
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