Nelle elezioni politiche del 9 marzo si gioca una partita molto importante non solo per la Spagna. Si tratta di verificare se le riforme di un governo laico e progressista continuano ad avere il consenso popolare.
Il momento è difficile perchè il 2008 si è aperto con i dati non certo positivi sull'economia spagnola: tonfo nell'occupazione, rallentamento del PIL e sfiducia della Borsa.
I vescovi sono i più attivi e mettono in campo tutte le strutture ecclesiali e tutte le riscosse per abbattere Zapatero.
La gerarchia cattolica è “militante” ed è in Spagna la vera forza di opposizione al governo Zapatero. Attorno alla chiesa ufficiale si raccolgono le altre opposizioni che trovano nei vescovi la struttura organizzativa e la voce che le rappresenta.
La chiesa è ormai il vero partito reazionario, anche se non va dimenticato che in Spagna esistono molti cristiani e cattolici di base che sono impegnati per il governo Zapatero e svolgono un lavoro culturale e politico in piena laicità.
Dunque, una campagna tutta da seguire... con il fiato sospeso.
Il momento è difficile perchè il 2008 si è aperto con i dati non certo positivi sull'economia spagnola: tonfo nell'occupazione, rallentamento del PIL e sfiducia della Borsa.
I vescovi sono i più attivi e mettono in campo tutte le strutture ecclesiali e tutte le riscosse per abbattere Zapatero.
La gerarchia cattolica è “militante” ed è in Spagna la vera forza di opposizione al governo Zapatero. Attorno alla chiesa ufficiale si raccolgono le altre opposizioni che trovano nei vescovi la struttura organizzativa e la voce che le rappresenta.
La chiesa è ormai il vero partito reazionario, anche se non va dimenticato che in Spagna esistono molti cristiani e cattolici di base che sono impegnati per il governo Zapatero e svolgono un lavoro culturale e politico in piena laicità.
Dunque, una campagna tutta da seguire... con il fiato sospeso.
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