In questi giorni in vaticano si fanno dichiarazioni piene di ammirazione e di elogi per monsignor Oscar Romero.
"E' stato un martire! Non voleva altro che applicare la dottrina sociale della chiesa". In prima pagina L'Osservatore Romano, quotidiano della Città del Vaticano, ne fa una toccante rievocazione.
Prima lo hanno isolato, lasciato solo, abbandonato e ora lo "annettono" a gloria dell'istituzione. Che ipocrisia! Che perfidia! Papa Wojtyla fece di tutto per denigrarlo, lo rimproverò di essere "parziale", troppo schierato con i poveri.
Ma, se leggete la mia poesia pubblicata circa una settimana fa e composta subito dopo l'assassinio di Romero, vi accorgete che non è mai stato difficile prevedere le squallide astuzie dell'istituzione cattolica ufficiale.
Così vanno le cose tra maneggi di curia e manipolazione delle notizie.
"E' stato un martire! Non voleva altro che applicare la dottrina sociale della chiesa". In prima pagina L'Osservatore Romano, quotidiano della Città del Vaticano, ne fa una toccante rievocazione.
Prima lo hanno isolato, lasciato solo, abbandonato e ora lo "annettono" a gloria dell'istituzione. Che ipocrisia! Che perfidia! Papa Wojtyla fece di tutto per denigrarlo, lo rimproverò di essere "parziale", troppo schierato con i poveri.
Ma, se leggete la mia poesia pubblicata circa una settimana fa e composta subito dopo l'assassinio di Romero, vi accorgete che non è mai stato difficile prevedere le squallide astuzie dell'istituzione cattolica ufficiale.
Così vanno le cose tra maneggi di curia e manipolazione delle notizie.
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