Ricevo e pubblico
Comunicato Stampa
7 Giugno 2007: giornata nazionale per i diritti delle persone omosessuali
Il vescovo e i teologi del Centro Studi Teologici di Milano chiedono il riconoscimento dei diritti fondamentali di gay, lesbiche e transessuali: sono nostri fratelli e figli dell’unico dio e padre!
Le famiglie, i genitori che discriminano, perseguitano e cacciano di casa i giovani omosessuali o transessuali vanno contro l’amore di Dio creatore, contro un suo dono, e non possono ricevere l’eucaristia
I preti e i vescovi che incitano anche indirettamente alla discrininazione sociale ed ecclesiale sono fuori dalla comunione di Cristo e profanano l’Evangelo santo del Signore
Le persone omosessuali, lesbiche e transessuali hanno gli stessi diritti delle persone eterosessuali.
Dio Creatore non ha fatto persone inferiori, figli del demonio, o figli degeneri...
Chiunque metta in atto scientemente e volontariamente qualunque forma di discriminazione e di esclusione sociale si mette direttamente contro la volontà stessa di Dio Creatore: i genitori e le famiglie che emarginano i loro figli gay, le loro figlie lesbiche, i loro figli transessuali, perchè caratterizzati da questa particolare identità, non possono ricevere l’Eucaristia di Cristo e la comunione ecclesiale autentica.
L’Eucaristia è sacramento e segno di unità e di comunione tra i fratelli, in Cristo, figli dello stesso Padre, non può essere dunque ricevuta da chi si fa’ strumento di divisione, di odio, di emarginazione e di esclusione o dileggio, poichè questi atteggiamenti sono un’offesa e una ferita diretta a Dio Padre stesso e all’ Evangelo del suo Figlio Gesù Cristo.
Gli stessi Presbiteri e Vescovi che in qualche modo favoriscono o incitano a comportamenti di discriminazione con parole e con azioni, sono immediatamente posti fuori dalla Comunione ecclesiale di Cristo, si pongono fuori dalla comunione fraterna con le loro stesse azioni in contrasto con l’ Evangelo di Gesù Cristo e contro il monito dell’amore che il Signore ha lasciato ai suoi discepoli.
"Amatevi l’un l’altro come io ho amato Voi!" (Evangelo di Giovanni)
I diritti umani e sociali delle persone omosessuali e transessuali - non proclamati a vuoto e teoricamente ma attuati nei fatti e nella concretezza - sono un compito primario di ogni Comunità cristiana autentica, al servizio dell’Evangelo di Cristo e vanno perseguiti con tutta la determinazione richiesta oggi dalla situazione di emarginazione e di negazione che lo Stato Italiano e la Chiesa del Vaticano hanno contribuito a creare e radicare.
Comunicato Stampa
7 Giugno 2007: giornata nazionale per i diritti delle persone omosessuali
Il vescovo e i teologi del Centro Studi Teologici di Milano chiedono il riconoscimento dei diritti fondamentali di gay, lesbiche e transessuali: sono nostri fratelli e figli dell’unico dio e padre!
Le famiglie, i genitori che discriminano, perseguitano e cacciano di casa i giovani omosessuali o transessuali vanno contro l’amore di Dio creatore, contro un suo dono, e non possono ricevere l’eucaristia
I preti e i vescovi che incitano anche indirettamente alla discrininazione sociale ed ecclesiale sono fuori dalla comunione di Cristo e profanano l’Evangelo santo del Signore
Le persone omosessuali, lesbiche e transessuali hanno gli stessi diritti delle persone eterosessuali.
Dio Creatore non ha fatto persone inferiori, figli del demonio, o figli degeneri...
Chiunque metta in atto scientemente e volontariamente qualunque forma di discriminazione e di esclusione sociale si mette direttamente contro la volontà stessa di Dio Creatore: i genitori e le famiglie che emarginano i loro figli gay, le loro figlie lesbiche, i loro figli transessuali, perchè caratterizzati da questa particolare identità, non possono ricevere l’Eucaristia di Cristo e la comunione ecclesiale autentica.
L’Eucaristia è sacramento e segno di unità e di comunione tra i fratelli, in Cristo, figli dello stesso Padre, non può essere dunque ricevuta da chi si fa’ strumento di divisione, di odio, di emarginazione e di esclusione o dileggio, poichè questi atteggiamenti sono un’offesa e una ferita diretta a Dio Padre stesso e all’ Evangelo del suo Figlio Gesù Cristo.
Gli stessi Presbiteri e Vescovi che in qualche modo favoriscono o incitano a comportamenti di discriminazione con parole e con azioni, sono immediatamente posti fuori dalla Comunione ecclesiale di Cristo, si pongono fuori dalla comunione fraterna con le loro stesse azioni in contrasto con l’ Evangelo di Gesù Cristo e contro il monito dell’amore che il Signore ha lasciato ai suoi discepoli.
"Amatevi l’un l’altro come io ho amato Voi!" (Evangelo di Giovanni)
I diritti umani e sociali delle persone omosessuali e transessuali - non proclamati a vuoto e teoricamente ma attuati nei fatti e nella concretezza - sono un compito primario di ogni Comunità cristiana autentica, al servizio dell’Evangelo di Cristo e vanno perseguiti con tutta la determinazione richiesta oggi dalla situazione di emarginazione e di negazione che lo Stato Italiano e la Chiesa del Vaticano hanno contribuito a creare e radicare.
Il comitato direttivo dei Teologi del Centro Studi teologici di Milano
+ Mons. Giovanni Climaco Mapelli -Vescovo e Presidente
+ Mons. Giovanni Climaco Mapelli -Vescovo e Presidente
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