Riporto da Repubblica del 7 luglio questa notizia che, se confermata, confermerebbe ulteriormente l’ebraicità di Gesù, la sua collocazione nella tradizione ebraica.
“In una stele precedente Gesù si parla della Resurrezione”
GERUSALEMME – In una stele datata alcuni decenni prima di Gesù alcuni studiosi hanno letto una frase che predice la resurrezione del Messia esattamente tre giorni dopo la sua morte. La stele di pietra chiara proviene dalla regione del Mar Morto, è alta circa un metro ed è stata riempita con iscrizioni in lingua ebraica.
Nonostante le 87 righe di testo siano a tratti difficilmente leggibili, gli studiosi riuniti a convegno in questi giorni a Gerusalemme hanno trovato la frase “Il Messia resusciterà tre giorni dopo la sua morte”.
La notizia conferma che la figura di un Messia dai tratti simili a Gesù Cristo era diffusa nell’antica cultura ebraica ancor prima dell’anno zero. La maggior parte del testo è una visione dell’apocalisse trasmessa dall’arcangelo Gabriele, basata sul vecchio testamento e specialmente sui racconti dei profeti Daniele, Zaccaria e Haggai.
Secondo i ricercatori, la stele risale a sette o otto decenni prima della nascita di Cristo. Già i manoscritti di Qumran (rotoli di testo biblico che risalgono al primo secolo avanti Cristo e sono stati ritrovati 60 anni fa sempre nei pressi del Mar Morto) avevano suggerito che l’apparentamento fra ebraismo e religione cristiana potrebbe essere più forte di quanto non si pensi.
Nei mesi prossimi gli studiosi ci forniranno ulteriori documentazioni e riflessioni. Certo, sarebbe una bella notizia sapere che la figura di Gesù e la sua morte sono stati letti in questa chiave già preesistente. Ci vorrà tempo per approfondire.
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