Tra le singolari esperienze della mia vita di prete non potrò dimenticare il matrimonio celebrato nella camera di un reparto oncologico da due uomini che mi avevano cercato 11 mesi fa.
Avevo raccolto dalle loro labbra e dai loro cuori una lunga storia di amore sempre vissuta nel nascondimento. Nei miei viaggi li avevo potuti incontrare altre due volte. Avevano deciso di celebrare il loro matrimonio molto riservatamente nel mese di ottobre. Le pene del nascondimento di ben 43 anni ora si erano davvero allentate e li vedevo progressivamente rasserenati e pieni di gioia per la prospettiva del prossimo matrimonio.
Poi le cose sono andate diversamente. Il cancro ha subito un'accelerazione. Francesco (76 anni, il più giovane) si è accorto con estrema lucidità che la morte si avvicinava. Sia lui che Ernesto non volevano più rinunciare a questo sogno: sposarsi. Ci siamo sentiti…e sono corso in ospedale. È stata una celebrazione resa possibile anche dalla "cura" e dalla premura di un medico che ci ha garantito intimità e riservatezza. Non posso scrivere ciò che non si può descrivere!! Una delle più "belle" messe della mia vita…a contatto profondo con questi due uomini dalla fede tradizionale, ma profonda, sincera…"Ringrazio Dio che in questi 43 anni di relazione ci ha dato la forza di amarci e di sopportare il dolore di sentirci spesso esclusi anche dai sacramenti", ha detto Francesco.
Credo che Ernesto ora stia accompagnando, alla bella età dei suoi 81 anni, il suo sposo alla porta dell'eternità, tra le braccia di Dio. Nella vita succede ciò che non avremmo mai pensato possibile.
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