martedì 30 settembre 2008

HONDURAS: UNA SVOLTA?

 
 Cresce a piccoli passi, senza bruciare le tappe, ma a ritmo costante e con fierezzza: I'Alba - significativo acronimo che sta per Alternativa bolivariana delle Americhe, il modello di integrazione fondato sui principi della cooperazione, della solidarietà e della complementarità, in contrapposizione ai trattati di libero commercio, (v. Adista nn. 59 e 80/05; 36 e 49/06; 23, 31 e 33/07; 32 e 44/08) - si arricchisce di un nuovo Paese membro, I'Honduras, la cui incorporazione segue quelle di Venezuela, Cuba, Bolivia, Nicaragua e Dominica. Si tratta, senza dubbio, dell'adesione più sorprendente, per quanto I'Honduras fosse già membro osservatore dell' Alba, oltre che di Petrocaribe (il programma di cooperazione energetica promosso dal Venezuela, che consente ai Paesi dell' area centroamericana e caraibica di ottenere il petrolio a prezzi stracciati): pochi, infatti, avrebbero scommesso sulla svolta progressista del presidente Manuel Zelaya €su cui peraltro c'è chi nutre dei dubbi, al di là di alcune significative decisioni come la nomina, per la prima volta, di un ambasciatore a Cuba - il che spiega, anche, la rabbiosa reazione della destra, preoccupata dello sgarbo che tale decisione comporta nei confronti del potente vicino nordamericano, di cui I'Honduras è il primo socio commerciale in Centroamerica. L'Honduras aveva già sperimentato i benefici dell' Alba, oltre alla somministrazione sicura di petrolio a condizioni di pagamento vantaggiose: "Migliaia di honduregni di scarse risorse - ha spiegato a Prensa Latina la deputata del partito di Unificazione Democratica Doris Gutierrez - sono stati operati gratuitamente in Venezuela e molti figli di contadini hanno ottenuto borse di studio in questo Paese sudamericano". Ma dall'adesione piena all'Alba Zelaya si attende sicuramente di più, come ha spiegato nel suo discorso alla cerimonia di ufficializzazione dell'accordo, il 25 agosto scorso, alla presenza dei presidenti Hugo Chavez, Evo Morales e Daniel Ortega e del vicepresidente cubano Carlos Lage. Con tale accordo, ha spiegato il presidente, crescerà la cooperazione medica offerta da Cuba e si rafforzerà la lotta contro I'analfabetismo: "Vi sarà un programma di alfabetizzazione in maniera che in 14 mesi non vi sia più nessuno che non sappia la differenza tra imperialismo e socialismo". "Oggi - ha aggiunto - questo governo si è collocato al centro-sinistra ma, poichè alcuni hanno affermato che è rischioso parlare di centro-sinistra, ho detto loro: togliete pure il centro, se credete che sia un pericolo".
 
 
 
 

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