venerdì 19 settembre 2008

MIGUEL D'ESCOTO

Riporto da L'Unità del 17 settembre questa bella notizia.

"New York. Dalla teologia della liberazione alla poltrona di presidente dell'Assemblea generale dell'Onu. Dopo l'ex vescovo Ferrando Lugo, diventato presidente del Paraguay, un altro politico dal passato sacerdotale assume un posto di primo piano sulla scena dei leader internazionali. Il nicaraguense Miguel d'Escoto Brockmann, prete sandinista sospeso a divinis negli anni Ottanta da papa Giovanni Paolo II e dal suo braccio destro dell'epoca, il cardinale Joseph Ratzinger, è da oggi alla guida dei 192 paesi del Parlamento planetario.

Nonostante i limitati poteri della presidenza dell'Assemblea l'arrivo di d'Escoto crea qualche turbamento soprattutto agli Stati Uniti, che pure hanno scelto di non rompere l'unanimità nel voto che glia ha dato l'incarico, preferendo la tattica del "aspettiamo e giudichiamolo sui fatti". I primi passi del nuovo presidente non rassicurano però Washington: il 26 settembre, d'Escoto è atteso per un intervento al Grand Hyatt Hotel di New York in occasione di un incontro di "leader politici religiosi" globali, tra i quali, come ospite d'onore, il presidente iraniano Ahmadonejad. D'Escoto porta con sé a Palazzo di Vetro un'immagine che difficilmente potrebbe suscitare entusiasmo nella diplomazia americana. Nonostante sia nato a Los Angeles, negli anni in cui era ministro degli Esteri del Nicaragua, definiva il presidente Reagan "un macellaio". Più di recente, ha accusato Bush di essere un bugiardo e una minaccia alla sicurezza mondiale e nel suo discorso di accettazione, quando fu prescelto lo scorso giugno, si è lanciato contro "gli atti di aggressione come quelli che avvengono in Iraq e Afganistan".

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