Il papa è stato accolto in Francia dal presidente Sarkozy che è stato meno laico dello stesso Ratzinger il quale , facendo saggezza dell'esperienza degli altri viaggi, si è appostato su posizioni più morbide. C'era pure Carla Bruni: per i potenti il vaticano accetta anche la terza moglie, tanto più se il marito elogia le radici cristiane della Francia e dell'Europa. A Parigi, nonostante lo sforzo dei cronisti chierichetti nostrani, in piazza c'erano molto meno di centomila persone, moltissime presenze di immigrati. In questa Francia dove le chiese sono vuote e dove i preti sono in estinzione (senza preti stranieri le parrocchie sarebbero sprovviste), il papa esce da questa visita senza danni. Mentre scrivo si prepara il grande incontro di Lourdes per il consueto appuntamento mariolatrico.
Lentamente le notizie dei viaggi papali diventano insignificanti. Essi servono a consolidare il tessuto più tradizionalistico della chiesa cattolica. Ben altri sono i problemi della società e i problemi connessi all'esperienza di fede. Il papato è una reliquia del passato:molti la venerano, molti la cercano per una benedizione dei propri affari, ma un numero crescente di cristiani ha preso consapevolezza che il papato è un ente inutile, un contromessaggio rispetto al Vangelo.
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