venerdì 3 ottobre 2008

SOLIDARIETA' AI GIORNALISTI

Due servizi, seri e documentati de L'Espresso ("Così ho avvelenato Napoli" e "Gomorra al nord") hanno suscitato le ire di alcuni potenti. Riporto alcune righe da L'Espresso del 3 ottobre.
"Per due volte nel giro di otto giorni  i giornalisti Gianluca DIiFeo e Emiliano Fittipaldi e la redazione de "L'espresso sono stati perquisiti su ordine della Procura di Napoli. Mai era accaduto qualcosa di simile: il sequestro ripetuto dei computer, I'utilizzo di decine di militari della Guardia di Finanza, entrati nella direzione de "L' espresso", il decreto che dispone controlli indiscriminati nella redazione. Ai due giornalisti è stato formalmente intimato di farsi interrogare, minacciando I'accompagnamento forzato a Napoli, nonostante la legge riconosca il diritto al segreto professionale e la facoltà di tacere in quanto indagati. Per noi la cronaca non è un diritto ma un dovere. Per questo proseguiremo il nostro lavoro, senza lasciarci impressionare da accuse insensate e provvedimenti smentiti in passato da ogni genere di sentenza italiana ed europea. Noi andiamo avanti, forti della stima dei lettori, del sostegno che ci hanno trasmesso in tutti i modi, grati della solidarietà che ci è arrivata da colleghi di tanti giornali e dalle associazioni di categoria e della fiducia del nostro editore. Perchè in gioco c'è la libertà di stampa, che è I'essenza di ogni democrazia."
La lotta contro il marcio che inquina il Paese è inutile se non si possono rivelare nomi, ruoli e responsabilità.
 
 
 

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