Sono trascorsi 50 anni da quando salì al soglio pontificio Papa Roncalli. Egli ebbe il coraggio di indire il Concilio e di dare legittimità ecclesiale a quei movimenti di base e di teologia che erano già in azione quasi sotterranea durante il pontificato di Pio XII.
Ora la partita che si gioca tra sostenitori del concilio e suoi affossatori è certamente importante. Ma c'è qualcosa di più profondo e decisivo oggi in gioco: è il rapporto con la Scrittura, la fede come rapporto con Dio nella stagione della Sua invisibilità. Voglio dire che non basta più nemmeno vivere le aperture del Concilio (che pure sono rilevanti), ma occorre "reinventare" l'esperienza di fede e di comunità dentro un contesto assolutamente mutato. Il cristianesimo dogmatico è forse il maggior ostacolo per il rinnovamento evangelico della chiesa cattolica.