I vescovi spagnoli non riescono a capire che in una società multirazziale e multi religiosa anche i simboli hanno il loro peso. Non c'è nulla di irreligioso nella decisione di togliere i crocifissi dalla scuola pubblica. Non avrebbe senso neppure mettere i simboli di tutte le religioni praticate in quel Paese. Ciò che succede in Spagna è un segnale positivo di laicità e offre l'opportunità di entrare la guerra dei vari simboli. Purtroppo i vescovi spagnoli, sotto la guida di un cardinale reazionario, da tutto prendono spunto per una crociata. In realtà dietro questo "furore" della gerarchia cattolica spagnola c'è dell'altro. I seminari spagnoli sono vuoti e i preti sono in larga misura stranieri e papalini. Gli spagnoli hanno abbandonato in misura straordinariamente vistosa la pratica religiosa cattolica. Il che spiega la crescente rabbia dell'episcopato spagnolo.