domenica 14 dicembre 2008

UN POLITICO DAVVERO NUOVO

Riporto da l'Unità di lunedì 8 dicembre queste righe: " Tiscali non lascerà a casa nessuno. Anche in questo momento difficile per tutte le aziende". Renato Soru, ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa", per prima cosa rassicura. "Certamente la società metterà al primo posto la tutela dei lavoratori. Per quello che potrò fare e per quello che potrò suggerire in un'azienda in cui non metto piede da cinque anni". Poi arriva al punto: "Non intendo assolutamente passare ad un impegno politico nel Pd nazionale. Mi ricandiderò in Sardegna per continuare il progetto che abbiamo proposto agli elettori. Io la sento come la mia patria, sto bene nel suo paesaggio, nella sua storia, nella sua politica.

"Morale – dice il presidente dimissionario della Sardegna – è riconoscere la priorità delle istituzioni. I partiti devono raccogliere la volontà politica e i sogni dei cittadini, tradurla in richieste politiche e selezionare una classe dirigente. Ma, una volta fatto questo, devono sapere anche fare un passo indietro rispetto alle Istituzioni alle quali sole in democrazia è demandata la responsabilità di scegliere". In tempi di crisi – ha poi detto Soru – credo che sia dannoso continuare a spingere al consumo in un Paese che in pochi anni ha conosciuto il fenomeno del credito al consumo".

Il Consiglio regionale della Sardegna discuterà il 18 o il 19 dicembre le dimissioni di Soru. "Non voglio passare gli ultimi giorni della legislatura a contraddire quello che di buono abbiamo fatto. Ho fatto un patto con gli elettori e voglio rispettarlo pienamente". La sinistra – ha aggiunto il presidente – ha il dovere di occuparsi di ambiente. Proprio sulla tutela dell'ambiente si è consumato lo strappo tra Soru e la sua maggioranza. "Siamo stati la prima Regione ad adottare un Piano paesaggistico, una iniziativa che ha posto fine alle costruzioni esagerate".