lunedì 19 gennaio 2009

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L'elenco non è completo. Si continua a trovare cadaveri sotto le macerie. I soldati di Israele inneggiano alla vittoria. Berlusconi racconta barzellette sui carabinieri a Gaza e sui nuraghi in Sardegna. Ora, sullo sterminio dei palestinesi, Israele va alle elezioni. Hanno fatto un deserto, anzi un cimitero, e lo chiamano pace, anzi tregua. Tutto prima che arrivasse Obama: un calcolo preciso.
"Israele continua ad agire in modo unilaterale, così non c'è dialogo. Gaza è una enorme prigione, i giovani non hanno futuro. Questa ha reso forte Hamas" (Yossi Sarid, ex ministro nei governi laburisti di Israele, professore universitario).

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