"Il ministro Brunetta è tornato dalle ferie e ha ripreso ad esternare, insultando circa tre milioni e mezzo di persone. E indicando come "nemico" un sindacato che ne rappresenta cinque milioni e mezzo" (da L'Unità del 12 gennaio).
Ospite di Neveazzurra, festa invernale della destra in quel di Roccaraso, ha detto in pratica che i lavoratori pubblici si vergognano del mestiere che fanno. «Se uno ora fa il professore, il burocrate, l'impiegato al catasto si vergogna di dire quello che fa. Se invece dice al figlio faccio il tomitore alla Ferrari lo dice con il sorriso, con orgoglio e dignità. L'impiegato no. Io vorrei che la nostra burocrazia fosse come la Ferrari. Perchè non può?». Forse perchè a capo non c'è Schumacher, verrebbe da rispondere. Ma battute a parte, sorprende come nei vortici dei suoi ragionamenti il ministro riesca sempre a gettare fango su una moltitudine di persone incurante dell'offesa che arreca.
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