martedì 20 gennaio 2009

SACCONI IL PREPOTENTE

Un ricatto. Un'intimidazione odiosa fondata sulla minaccia di togliere il denaro che dà lavoro almeno a 300 persone. Un attentato al diritto: c'è una sentenza ma alla politica – a questo governo, a questo ministro – non interessa. Decide lui, è lui che ha i soldi e il potere: il resto non conta.

Non riesco più a capire se ancora ci troviamo in un paese civile. C'è una sentenza della Suprema Corte e un ministro qualunque, privo di cultura e di senso delle istituzioni, si permette di impedire l'esecuzione. E noi… ad aspettare che ci sia qualcuno capace di disobbedire a questa persona che soffre di delirio di onnipotenza… Ma perché non c'è una sollevazione nazionale e non c'è un magistrato che incrimini questo signor Sacconi?

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