domenica 8 febbraio 2009

VESCOVI A BRACCETTO

Non fa tanto notizia, ma la complicità è totale tra vescovi e governo. Una vera ragnatela di rapporti di potere e corruzione.

In Sardegna i vescovi vanno a braccetto con Silvio Berlusconi come non mai. Una mobilitazione che non si vedeva da tempo, dalla parte del candidato del centrodestra Ugo Cappellacci contro il cattolico Renato Soru. Lo stratega è l'arcivescovo di Cagliari e presidente dell'episcopato sardo monsignor Giuseppe Mani, un prelato di lunga carriera ben introdotto a Roma: direttore del seminario maggiore, poi vescovo ausiliare con Camillo Ruini cardinale vicario, infine cappellano militare. È stato lui a concedere la prima benedizione ecclesiastica al centrodestra ricevendo Berlusconi in arcivescovado di fronte a telecamere e fotografi il 10 gennaio. L'esempio ha fatto scuola: una settimana fa il premier ha incontrato il vescovo di Tempio-Ampurias Sebastiano Sanguineti, cui aveva recapitato questa estate la richiesta di cambiare le norme che proibiscono di dare la comunione ai divorziati. Il giorno dopo altro incontro Cavaliere-vescovo, questa volta ad Alghero.