lunedì 30 marzo 2009

CHIEDERE LA VERITA' NON E' ANTISEMITISMO

Riprendo da l'Unità del 24 marzo la seguente nota:
Un'inchiesta di esperti per determinare se fosse possibile per i soldati israeliani distinguere tra la popolazione civile e obiettivi militari durante l'offensiva a Gaza e per stabilire quindi se sia stato commesso un crimine di guerra. A proporlo è Richard Falk, dal marzo 2008 Relatore Speciale  Onu per i Diritti Umani nei Territori Palestinesi Occupati. "In me e nel team che ha redatto il rapporto (discusso ieri a Ginevra nel Consiglio dei diritti umani, ndr.) non c'è alcuna volontà persecutoria verso Israele. A muoverci c'è la determinazione a stabilire la verità. E' quanto dobbiamo alle vittime di Gaza. Verità e giustizia, dice Falk a l'Unità. Richard Falk, professore emerito di diritto internazionale all'Università di Princeton e membro del Foro di New York, non intende pronunciare alcuna "sentenza". Ma non è neanche reticente su quanto fin qui assunto nel rapporto:"Ci sono motivi per concludere che l'offensiva militare a Gaza costituisca un crimine di guerra".
Secondo il relatore speciale dell'Onu per i Territori, il "ricorso alla forza" da parte di Israele per far cessare il lancio di razzi palestinesi sul suo territorio - causa scatenante del conflitto per lo Stato ebraico - non è giustificato dal punto di vista legale considerate le alternative diplomatiche disponibili".